La voglia di vivere il sogno dello Spezia in Serie A più forte delle lusinghe del mercato: intervistato dal Secolo XIX Vincenzo Italiano rivede il film della prima stagione dei liguri in massima serie, tra difficoltà e grandi soddisfazioni, come le vittorie su Milan e Napoli.

Spezia, miracolo Italiano

"Siamo partiti in ritardo dopo il playoff, abbiamo giocato molto lontano dal Picco, il nostro budget è in fondo alla classifica, ma noi siamo fuori dalla zona rossa e ora come ora è un piccolo miracolo. Sabato c'è la Lazio ed il mio pensiero è ad oggi, poi vedremo. Sono contento quando evidenziano la nostra identità di gioco significa che il nostro è un atteggiamento positivo. Il miglior momento? La vittoria contro il Milan, che era in testa alla classifica, è stata esaltante. Una partita perfetta, la più bella da quando alleno. La vittoria sul campo del Napoli invece è stata la vittoria della svolta. Fortunata, certo, ma cercato con ostinazione. Ci siamo ritrovati in inferiorità numerica e abbiamo ribaltato il risultato. Indimenticabile".

Uno Spezia tinto d'azzurro: la gioia di Italiano

"Il no al Genoa in estate? Sono rimasto troppo legato ai tifosi dello Spezia, la festa della promozione in serie A resterà per sempre nel mio cuore. Andarmene in quel momento non sarebbe stato giusto per nessuno. E poi volevo giocarmi la serie A in questa città. Diciamo che ho puntato contro gli allibratori. E resto fiero della mia scelta. Oggi mi godo Ricci convocato nella nazionale maggiore, Maggiore, Marchizza e Pobega nell'Under 21. Grandi soddisfazioni per tutti. Ma ora per chiudere il cerchio manca ancora la salvezza".

Vincenzo Italiano (Getty Images)
Vincenzo Italiano (Getty Images)