Il ritorno al Parma costituisce l'ennesima tappa della carriera di Gigi Buffon che vede ancora lontano il momento di ritirarsi. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport il portiere gialloblu parla del suo futuro e non nasconde il desiderio di ritornare nel giro azzurro in vista del Mondiale di Qatar 2022. C'è spazio anche per molti elogi all'indirizzo di Donnarumma.

Buffon su Mondiale in Qatar

"Mancini ha fatto una cosa straordinaria. Possiamo solo fargli lodi e complimenti. E io, a 43 anni, anche per rispetto del lavoro del c.t., non sarò mai quello che si candida: “Oh, ci sono anch’io...” Mai. Ma il Mondiale mi serve per sognare. Altrimenti per cosa gioco a fare? Per riportare il Parma in A, certo. E dopo? Quasi sicuramente Mancini non mi chiamerà, giustamente, ha i suoi uomini, il suo gruppo. Ma io ho bisogno di sapere che ci sarà un Mondiale in Qatar per continuare a parare e sognare".

Buffon sul suo futuro

"Continuo perché ho un sogno. Ma dovrà essere supportato dai risultati. Appena riconoscerò un segnale di declino, un minuto dopo smetto. Anche perché io sto benissimo a casa con mia moglie e i miei figli, con gli amici. Smettere non sarà mai un trauma. Quando accadrà, non sarò felice: di più. Perché sento il bisogno di fare altro e di interessarmi di altro. Mi entusiasma l’idea di poter dedicare del tempo agli hobby e a tante piccole cose che sto sacrificando. Ma sento che ho ancora qualcosa di speciale da fare".

Buffon su Donnarumma

"Ha fatto un grandissimo Europeo. Per le parate, ma soprattutto per la gestione delle varie situazioni, è stato di una spanna superiore a tutti gli altri portieri. Se a inizio torneo poteva essere ancora considerato una sorpresa, alla fine ha consolidato la sua posizione: oggi è lui il punto di riferimento mondiale. A me interessa solo che sia bravo e me lo godo, può insegnarmi ancora qualcosa. Ho già studiato alcune cose di Gigio che mi faranno migliorare negli anni che mi restano tra i pali. Ho una serenità tale che la bravura degli altri non sarà mai un problema".