Paulo Fonseca vive giorni particolari, isolato nella sua casa capitolina. La ripresa degli allenamenti è rinviata a data da destinarsi, insieme con i suoi collaboratori è in contatto quotidiano con la squadra, ma non sa cosa riserverà il futuro immediato, con le restrizioni sempre più rigide del governo per evitare il rischio di contagio. A giugno dello scorso anno ha firmato un contratto biennale con la Roma, da 2,5 milioni più bonus facili, per arrivare intorno a 3 milioni. La stagione stravolta dal Coronavirus porterà a sospendere il giudizio sull’allenatore portoghese, con la Roma quinta in classifica in campionato e negli ottavi di finale di Europa League. Si va verso un anno di traghettamento, che riguarda in parte anche la dirigenza.   
L'allenatore della Roma, Paulo Fonseca (Getty Images)

Roma, lo stop al cambio di proprietà conferma Fonseca e Petrachi?


L'allenatore lavora già per la prossima stagione, le valutazioni sul portoghese sono sospese, a prescindere da quando e come riprenderà la serie A. La società aveva fissato il ritorno in Champions quale obiettivo prioritario: se il campionato si fermasse qui, la Roma sarebbe fuori. Come riporta il Corriere dello Sport, lo stesso discorso vale anche per i dirigenti, Petrachi, con le difficoltà del momento, sta lavorando al mercato che verrà. Il progetto di una nuova rivoluzione che sarebbe stata avviata dall’avvento di Friedkin viene accantonato, per le conseguenze del Coronavirus che ha provocato una brusca frenata al cambio di società.

I giocatori sono dalla sua parte, i leader dello spogliatoio sono convinti che con Fonseca si possono togliere soddisfazioni importanti. Scommette sulla Roma e di conseguenza sulla sua conferma. Il portoghese a Roma è felice. E’ stato conquistato dall’Italia, a Roma vuole restarci a lungo. Oggi Fonseca non è in discussione. La società non prenderà in considerazione un cambio a fine stagione, comunque vada a finire.