Rischia di rimanere fortemente deluso chi sperava che la debacle di Italia-Svezia fosse servita almeno per un repulisti generale nelle cariche del calcio italiano, e desse il via a una rivoluzione positiva per il futuro: dopo le dimissioni (richieste a gran voce da stampa, opinione pubblica e addetti ai lavori) di Carlo Tavecchio da presidente della Federcalcio, il dirigente è già pronto a tornare in sella, reinventandosi a capo della Lega di Serie A.

Sarebbe di Urbano Cairo, presidente del Torino, la regia della candidatura di Tavecchio alla Lega, spalleggiato da Claudio Lotito: c’è da capire come l’ambiente, nonostante le pressioni del Coni per arrivare a una soluzione per la nomina dei presidenti di Lega e Federale, accoglierebbe quello che sembra, a tutti gli effetti, un gioco dei quattro cantoni. Cambiare poltrona, per non cambiare nulla.