E' toccato prima a Rugani, adesso a Buffon: ospite di Jtv, il portiere della Juventus è stato intervistato insieme a Bugo, il cantante finito su tutte le copertine in seguito al concitato Festival di Sanremo con Morgan. Tanti i temi trattati, ovviamente partendo dal rispetto delle misure ministeriali di quarantena: consigli di lettura e film, ma anche piccole confessioni.

Quando il Trap è andato all'Inter, Gigi, che da sempre ha avuto come idolo l'ex tecnico, ha vacillato con la simpatia per i nerazzurri... 

QUARANTENA - “Per chi vive in città in un appartamento è complicato, ma bisogna avere rispetto per gli altri e seguire le indicazioni che ci vengono date. Tutto questo ci unirà ancora di più. "

L'ABBRACCIO CON DYBALA DOPO IL GOL ALL'INTER - “In quel momento c’era troppa adrenalina, ti lasci prendere dall’euforia e non riesci a pensare ai rischi, magari esponendoti al contagio. Nei momenti di difficoltà io prospero, perché il mio grado di incoscienza mi aiuta. Non sto male, dopo i primi due-tre giorni in cui ho dovuto prendere le misure con moglie e figli, ho trovato i miei spazi e ci sto bene. Mi diletto ai fornelli e me la cavo: quando c’è l’esigenza so spadellare. La mia ricetta è penne al sugo e tonno: la perfeziono da 25 anni”.

COME STO PASSANDO IL TEMPO A CASA - “Ho rivisto ‘Le ali della Libertà’ e sto rileggendo ‘Intervista col potere’, poi guardo ‘Peppa Pig’ con mio figlio”.

IL RITORNO ALLA JUVE - "Ho fatto un anno bellissimo a Parigi e probabilmente mi ci voleva anche per disintossicarmi, ma ho sempre tenuto i contatti con il mondo bianconero. Il mio excursus da tifoso è singolare". 

DA BAMBINO TIFAVO PER... - "Da bimbo andavo a Udine dai miei zii, che erano juventini. Trapattoni è diventato il mio idolo e quando è andato all’Inter ho tentennato, simpatizzavo anche per loro. A 12 anni però sono diventato tifoso del Genoa".

SMETTERE? - "Non sto smettendo perché mi sento ancora bene ma anche per rispetto dei sogni del Gigi bimbo, che mai avrebbe immaginato di arrivare fin qui”.