E dire che le chances di Destro sembravano essere finite. Il numero 10 rossoblu non giocava titolare dal 03 marzo, contro la Spal: e invece, a sorpresa, contro il Verona, Donadoni ha scelto lui al centro del tridente. Spostando Palacio sull'ala, con Verdi dall'altra parte, e tenendo fuori Di Francesco (che poi è subentrato).

"Si è speso molto per la squadra e sono abbastanza soddisfatto. Un Destro cosí è in crescita, ma deve lavorare per crescere ancora", ha commentato a fine gara il tecnico felsineo, che però lo vorrebbe più determinato, concentrato, e magari più concreto in area. Eppure anche Fenucci ha già virtualmente fatto fuori l'ex Roma e Milan, che a fine stagione, se Donadoni rimarrà, certamente andrà via (probabilmente destinazione Premier). Ieri, però, per lui anche senza gol è arrivato un rassicurante '6' in pagella: "Non ha neanche un pallone giocabile in area, anche per colpe sue, però non smette mai di pressare e dare una mano in copertura. Mentalmente sempre presente". Questo il suo commento in pagella, a rincuorare l'ipotesi per cui in realtà per lui qualche spazio, da qui alla fine, potrebbe ancora esserci. Contro la Sampdoria, però, nell'infrasettimanale, dovrebbe però trovare spazio Avenatti, che non ha giocato ieri. Domenica, invece, si andrà a Cagliari, dove potrebbe tornare ad un discreto minutaggio. Prima di salutare definitivamente la città che avrebbe dovuto rigenerarlo.