Daniele Padelli e Destiny Udogie sono intervenuti in occasione della consueta conferenza stampa di presentazione: queste le loro dichiarazioni.

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Udinese: le parole di Padelli


"Ci tengo a ringraziare tutti per questa nuova possibilità di vestire il bianconero, arrivo con tanta esperienza in più rispetto a 8 anni fa e sono qui per provare a trasmetterla ai miei compagni più giovani come Destiny. Cercherò di aiutare a migliorare l'approccio e la mentalità in allenamento, a 35 anni sono riuscito a vincere uno Scudetto, vuol dire che quanto ho fatto è servito per arrivare all'obiettivo".

Sui portieri dell'Udinese

"Udine è una fucina di talenti per la porta, poter lavorare con Silvestri, Scuffet, Piana e i preparatori è bello, si crea un bel gruppo. Stiamo lavorando tanto e bene, stiamo lavorando al meglio per una stagione che dev'essere importante per tutti. Dovremo essere un gruppo unito e noi portieri siamo così, se uno dei miei compagni dovesse diventare protagonista sarei felice per loro".

Sul ritorno ad Udine

"Non vedevo l'ora innanzitutto di riavere i tifosi allo stadio, senza di loro era uno sport diverso, non c'era quella tensione e quella carica che i tifosi dell'Udinese possono darti. Ora con lo stadio nuovo sono più attaccati al campo e si sentono, sono sicuro ci daranno una grande mano".

Su Silvestri

"Silvestri è sicuramente un portiere importante, ha fatto bene negli ultimi anni in Serie A. Ha qualità indubbie che si vedono, ho scoperto anche un ottimo ragazzo oltre al calciatore e credo che questo sia fondamentale. Mi trovo molto bene con lui".

Sugli obiettivi

"Prima di tutto dobbiamo lavorare per creare un gruppo unito, ma non è una frase fatta funziona così, bisogna remare tutti dalla stessa parte dando il massimo per mettere anche in difficoltà il mister nelle sue scelte. Ci dev'essere una spinta collettiva per raggiungere anche risultati inaspettati, non mi piace fare pronostici o proclami, bisogna guardare partita per partita. Intanto dobbiamo pensare a vincere con l'Ascoli, solo dopo penseremo alla Juventus. Udine ce l'ho nel destino, io sono venuto qui cominciando praticamente la mia carriera in Serie A, ho giocato anche in Europa League e ho sposato una ragazza di qui. L'esordio con l'Inter l'ho fatto qui. Quando mi è arrivata la proposta sono stato felicissimo perché Udine la sento come una casa".

 

Udinese: le parole di Udogie


"L'Udinese punta sui giovani e per me non poteva esserci piazza migliore, stiamo lavorando tanto e bene quindi speriamo che la stagione ci porti soddisfazioni. Ho fatto tanti ruoli, ma penso che il quinto di centrocampo sia il ruolo ideale per me, mi permette di spingere. Il mister mi fa giocare da quinto e ha detto che è il ruolo dove secondo lui mi esprimo al meglio e sento anch'io di potermi togliere soddisfazioni in quel ruolo".

Sui tifosi

"Penso che il ritorno del pubblico ci darà carica positiva, il loro tifo ci permetterà di dare il meglio in campo. Sono contento del loro ritorno anche se parziale, li ringrazio e mi auguro di poter ricambiare domani con una vittoria. Obiettivi? Spero di andare intanto più avanti possibile in Coppa Italia che è un torneo importante, poi personalmente spero di riuscire a giocare il più possibile. Il mio punto di riferimento è Marcelo, lo osservavo sempre al Real".

Udinese posto giusto?


"Certo, l'Udinese come ho detto prima è una società ideale per la crescita dei giovani, non mi resta che cogliere questa occasione e dare il meglio in campo".