La riduzione della quarantena resta un tema caldo in questi giorni e potrebbe risolvere tantissimi problemi alla ripartenza del campionato. Stando allo stato attuale, infatti, qualora in una squadra ci fosse un positivo, l'intero club dovrebbe stare 14 giorni in quarantena compromettendo in maniera definitiva il completamento delle 12 giornate che mancano al termine. Nelle ultime ore ci sono state diverse aperture, ma l'Onorevole Alessandra Zampa, sottosegretario al ministero della Salute, ha dichiarato ai microfoni di Radio Kiss Kiss che è difficile eliminare la quarantena. Ecco le sue parole: "La vedo difficilissima. Non ho discusso di questa cosa, non sarà una decisione nostra ma del Comitato Tecnico Scientifico. Gli esperti non hanno mai preso in considerazione l'ipotesi di fare un trattamento diverso, è anche una questione di equità, oltre che di tutela della salute. Fare ogni giorno un tampone vuol dire infiammare ogni giorno le mucose del naso e della gola, è un po' abrasivo come processo. La vedo molto complicata, l'unica soluzione è che i calciatori vivano una vita molto prudente".

LA RIAPERTURA DEGLI STADI - "Personalmente credo che studiando modi e forme ci sia la possibilità di riaprire gli studi. Le persone dovrebbero entrare a distanza, con controllo della temperatura all'accesso. A giugno le Regioni hanno deciso di riaprire i teatri e i cinema all'aperto, mantenendo il distanziamento fisico. Se ci sarà un controllo serio, sarà possibile farlo. Credo molto nella responsabilità. Se si vuole molto una cosa e questa cosa richiede un costo nella responsabilità".