Con l’imminente ufficializzazione della possibilità di allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio, la Juventus si prepara ad accogliere gli ultimi reduci, che ancora mancavano all’appello a Vinovo: anche Rabiot, che a differenza dai compagni aveva preferito rimanere a casa in Costa Azzurra ad allenarsi, prendendo alla lettera il termine “facoltativo”. Ma mentre gli altri forestieri, eccezion fatta per Higuain, erano tornati a Torino anche per gestire al meglio i quindici giorni di quarantena, il francese aveva fatto una scelta diversa, e, come spiega Sky Sport, non è un mistero che la Juventus non avesse gradito.

Rabiot, rientro e isolamento

Rabiot rientrerà e resterà in isolamento, a casa o come hanno preferito altri compagni al J-Hotel: facendo due conti, se tutto andrà per il verso giusto, Sarri avrà il francese a disposizione il 27 maggio, quando gli altri avranno nelle gambe già tra i 6 e i 9 giorni di lavoro.

Juventus, attesa per Higuain

Più difficile l’organizzazione del viaggio per Higuain, che è ancora in Argentina: per lui la Juventus ha avuto decisamente più comprensione, considerato l’aspetto privato della permanenza in patria. Per il futuro ci sarà tempo, così come per le valutazioni sulla permanenza di entrambi la prossima stagione.