Appare provato dal dolore come tutti i compagni del glorioso Mundial dell'82 Claudio Gentile nel ricordare Paolo Rossi, scomparso all'età di 64 anni. Ma nell'intervista dell'ex difensore alla Gazzetta dello Sport c'è spazio anche per il sorriso e per la gioia condivisa con Pablito.

Paolo Rossi ai mondiali del '78

"Era arrivato per fare panchina, da giovane emergente, e s’era conquistato un posto da titolare nell’Italia forse più bella. Aveva personalità. E un fiuto del gol che ho visto raramente. Non aveva il fisico della punta classica, del 9, non potevi credere che facesse gol così importanti".

Paolo Rossi e la leggenda del 1982

"Poi è stato l’eroe, quello dei sei gol, il Pallone d’oro. Dopo quattro partite a secco. Ma Bearzot lo aspettava. E lo aspettavamo anche noi. Era un bel gruppo e noi juventini, io, Paolo, Marco, Antonio, Gaetano, Dino, eravamo amici, legati come fratelli. Altrimenti non avremmo fatto certi risultati. Si parla di gruppo: noi eravamo un gruppo. Anche con gli altri. Altrimenti reggere quasi due mesi sarebbe stato impossibile. Lui stava in camera con Cabrini, io con Tardelli che non mi faceva dormire finché non lo cacciai".

L'assist a Rossi contro la Germania

"Il cross dell’1-0 alla Germania l’ho fatto io. Marco era stato bravo a battere veloce una punizione. Pensi che l’avevo anticipato a Paolo. Nel primo tempo ero stato più timido, marcavo Littbarski che era temibile. Gli ho preso le misure e nell’intervallo ho detto a Paolo: 'Preparati, se vengo giù non ti faccio un cross alto, con Stielike e quei bestioni là non la prendi, ti do una palla bassa nel mucchio, di quelle che s’infilano tra le gambe…'"

Paolo Rossi contro la Germania (Getty IMages)
Paolo Rossi contro la Germania (Getty IMages)