Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano.

Frosinone, intervista a Di Francesco

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"Abbiamo avuto opportunità all'inizio, anche a tu per tu con il portiere... Dovevamo sfruttarle meglio, avere un po' più di malizia. A Kaio Jorge hanno tirato la maglia, se va giù forse c'è anche espulsione. Sono situazioni dove potevamo fare sicuramente molto meglio. La Fiorentina ci ha creato difficoltà, non abbiamo difeso come avremmo dovuto e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Devo ricordare ai ragazzi che serve anche difendere insieme, non solo attaccare. Dobbiamo crescere per raggiungere i nostri obiettivi perché far bene la fase difensiva è fondamentale".

Sul risultato

"Sicuramente non aiuta, prendere 3 gol nel primo tempo non era meritato, ma comunque fai fatica a rimetterla in piedi dopo contro una squadra come la Fiorentina. Non basta per raggiungere la salvezza, serve essere un po' più compatti e solidi. Questa solidità che avevamo mostrato in altre occasioni, continueremo a lavorare e anche io dovrò rivedere qualcosa per cercare di ottenere i punti che servono per i nostri obiettivi".

E ha continuato: "Un insieme di cose e infatti parlo di squadra. Parte dagli attaccanti e così dicendo... Se vai a vedere le situazioni di gioco, sicuramente la partita è fatta di duelli e siamo stati inferiori in certi momenti della gara, la Fiorentina ci creava difficoltà con troppo facilità. Anche noi gliele abbiamo create, ma se c'è più esperienza e più capacità di essere cinici...".

Sul gioco

"Siamo arrivati ad avere questi punti attraverso questo pensiero, ma a volte serve più determinazioni per essere più cattivi davanti anche. Per quello che si crea meriteremmo di più. Portare la partita avanti ci avrebbe permesso di difendere diversamente, ma ora c'è da lavorare. Abbiamo recuperato dei difensori, la linea arretrata ha poche soluzioni".

Su De Rossi

"Io chiamo allenatori in campo i punti di riferimento veloci di pensiero, lui lo è sempre stato, è un ottimo comunicatore, sta facendo un ottimo lavoro all'interno di una squadra che si vede che si è creata un'atmosfera un po' unica tra lui e i calciatori. In questo è molto bravo, lo sapeva fare anche da capitano. Poi per me giocare contro la Roma sarà sempre speciale".