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 Clarence Seedorf, ex allenatore del Milan, ha parlato del progetto rossonero nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Queste le parole dell'ex centrocampista di Inter e Milan.

Intervista a Seedorf sul Milan

Milan ti manca? 

 «Sì, certo. Con Maldini ci sentiamo ogni tanto. Il Milan è in buone mani, il dna di ogni club può essere passato solo da chi l’ha vissuto. E quindi il Milan, avendo un totem come lui, presente ogni giorno, almeno le informazioni sono passate bene. Poi se vengono trasmesse o meno in campo è un’altra cosa. Il Milan sta costruendo qualcosa di solido, le scelte sono chiare e poi il mix giovani-vecchi lo considero sempre fondamentale. Paolo la vede uguale, hanno Ibra in campo e quest’estate hanno preso Giroud, quindi siamo in linea su questo».  
 

Intervista a Seedorf su Ibra e Giroud
 

 Ibra e Giroud cosa possono dare al Milan? 
 

 «Si sono tenuti bene durante la carriera, così è più facile continuare. E poi l’esperienza compensa tante cose che i giovani non possono avere: la gestione delle emozioni, degli allenamenti, i momenti di difficoltà. Quando hai in squadra gente come Ibra e Giroud, nella squadra copri anche un aspetto che altri non hanno o che non hanno ancora vissuto. E poi è la storia della vita far crescere i giovani...» 
 

Seedorf sul Milan in Champions League

 Quest’anno il Milan è tornato in Champions League. L’ultima volta c’eri tu in panchina: che effetto ti fa? 
 

 «Mi spiace sia passato così tanto tempo, perché eravamo in grado, se la società allora avesse fatto altre scelte, di non rimanere fuori per sette anni fuori da questa manifestazione. E resta l’orgoglio di quello che ho fatto come allenatore del Milan». 
 

 Come vedi il campionato? 
 

 «Sarà ancora più equilibrato della scorsa stagione. Le squadre dal terzo posto in giù si sono tutte rafforzate, ma l’Inter e il Milan hanno ancora qualcosa in più. a mio avviso. Bisogna vedere come gestirà il Milan i due impegni: perché se da un lato è bello essere tornati in Champions e quindi sarà un torneo da affrontare con grandi ambizioni,anche vincere uno scudetto per un milanista, non sarebbe così male. L’Inter ha dovuto perdere giocatori importanti, non facilmente sostituibili, ma resta un’ottima squadra».