Bill Manning, Presidente di Toronto dal 2015, ha parlato della trattativa per l'arrivo in MLS di Lorenzo Insigne nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Spor

Intervista a Manning su Insigne a Toronto

 Insigne?

«Con un professionista del suo calibro, la qualità aumenterà senz’altro. Il resto della squadra dovrà prendere forma attorno a lui, sarà l’elemento portante per migliorarci. È un giocatore intelligente e di caratura mondiale».

Cosa l’ha impressionata?

«Oltre il calciatore, che adoro per l’incredibile tecnica , amo il suo spirito. Ha un carattere forte, è sempre positivo e si troverà bene da noi. Mi auguro possa diventare uno dei leader».

Come si troverà Lorenzo a Toronto?

«Sono sicuro che gli piacerà moltissimo, innanzitutto perché c’è una forte presenza di italo-canadesi. La città è vivace e grande, con circa 6 milioni di abitanti. In un contesto così, si sentirà come a Napoli».

Il contratto di Insigne a Toronto

Avrà un contratto molto importante, non teme la pressione a cui sarà sottoposto?

«È un destino comune a tutti i giocatori speciali. Prendiamo quest’anno, dove il Napoli ha lottato a lungo per lo scudetto. Ha saputo distinguersi nonostante gli obiettivi di una simile portata, segnando gol pesanti. Farà altrettanto a Toronto».

Potrebbe diventare il nuovo Giovinco?

«Non mi piace questo tipo di paragoni. Sebastian è stato un elemento incredibile per noi, Lorenzo è un campione vero. La sua carriera proseguirà in modo grandioso qui».

Quanto perde il calcio italiano con la partenza di Insigne?

«I trasferimenti fanno parte delle dinamiche di questo sport. La Serie A ha sempre mantenuto un ruolo di primo piano nel panorama internazionale. Si diceva lo stesso anche quando andò via Cristiano Ronaldo...».

La percezione generale della Mls è diventata più autorevole?

«Assolutamente sì, il movimento è in crescita. Ora possiamo presentare offerte e progetti a grandi giocatori al top, non soltanto a coloro che si avviano alla fase finale della carriera. Per questo ci sono altri profili importanti che stiamo seguendo in Europa. Poi in Canada la A è seguita e gode di un’ottima considerazione».

Toronto, il colpo Criscito

C’è stato un approccio anche con Criscito nei mesi scorsi. State cercando un accordo?

«Non faccio commenti in proposito. Bisogna aspettare un po’».