Non il periodo più felice della carriera di Rafael Leao, probabilmente il calciatore più di talento del Milan, ma che in questo momento della stagione non sta riuscendo a lasciare il segno. L'attaccante portoghese, però, sembra non avere solamente il mondo del calcio in testa, come si evince dalle parole rilasciate durante l'intervista a VICE. Di seguito i passaggi più interessanti.

Leao fra musica e Milan

"Mio papà faceva musica quando era giovane, mio zio era DJ quindi dentro casa avevo sempre la musica vicino a me. Ho cominciato prima a scrivere, poi ho messo il beat sopra durante la quarantena. Non avevo niente da fare, non potevo andare all’allenamento ma mi allenavo a casa mia. E poi ho fatto un mini studio in casa, ho cominciato ad imparare e provare, chi era vicino a me mi ha detto che forse c’era un’occasione da portare avanti. Mi piace fare musica, andare in studio era un po’ lontano, quindi ho comprato delle cuffie, dei microfoni, quella roba lì. Il mio producer mi ha mandato quello che dovevo comprare e ho fatto un piccolo studio a casa mia, così posso fare le canzoni quando voglio. Per adesso vedo la musica come un hobby. Non penso di arrivare così al top. Ma cerco di fare le cose bene perché mi piace, anche che le persone capiscano quello che voglio dire. Adesso stiamo facendo uno studio a Lisbona, una cosa bella, vogliamo portare anche altri rapper a registrare. È una cosa step by step. Obiettivi per il futuro? Nel calcio la Champions League, nella musica portare il mio nome più in alto possibile. Essere conosciuto al top della musica".