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Ronaldo "il Fenomeno", ex attaccante di Inter e Milan, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. L'ex punta ha parlato del calcio italiano e della corsa al titolo.

Ronaldo sulla Serie A

Chi vincerà lo scudetto?

«Io sono interista, con l’Inter mantengo un rapporto speciale e vorrei che vincesse sempre. L’ultimo campionato è stato bellissimo, “abbiamo” interrotto la striscia vincente della Juventus, ce lo ricorderemo a lungo. Peccato che Lukaku sia ritornato in Inghilterra, ma è difficile resistere quando i top club della Premier chiamano. Il Chelsea ha fatto valere tutto il suo potere finanziario».

Chi vincerà lo scudetto?

«Per me la grande favorita resta l’Inter campione in carica. Lukaku è andato via, però la squadra rimane forte ed equilibrata, ha preso Dzeko e ha concluso altri acquisti di peso, nel gruppo ci sono tanti giovani interessanti».

Ronaldo sull'Inter

Le piace la nuova coppia d’attacco, tutta argentina, Lautaro-Correa?

«Non so se alla fine saranno loro i due titolari davanti, c’è anche Dzeko. Lautaro di sicuro giocherà, però sì, Martinez e Correa garantiscono un bel numero di gol. La stagione è lunga e verranno usati assieme in tante partite».

Ronaldo, il suo omonimo, ha lasciato la Juve.

«Quella tra Cristiano e la Juventus è stata una bella storia e ha portato benefici al calcio italiano, lo ha fatto riscoprire nel mondo, lo ha reso di nuovo competitivo ai massimi livelli. Un magnifico passaggio. Cristiano ha preferito partire, ma il discorso non cambia».

Intervista a Ronaldo sul Milan

E il Milan?

«È importante che sia ritornato in Champions League, ai suoi livelli. Il calcio ha bisogno delle squadre storiche. Il Milan è di nuovo competitivo per la Serie A e per l’Europa».

Conosce Junior Messias, il nuovo brasiliano del Milan?

«Onestamente no. Seguo la Serie A, ma della nuova stagione ho visto poco, mi sono concentrato sui giocatori da prendere per il Valladolid». Poi Ronaldo ci chiede informazioni su Messias: ruolo, caratteristiche, squadre precedenti. È incuriosito da un brasiliano trentenne a lui ignoto e approdato al Milan dopo un decennio in giro per l’Italia nelle categorie minori. Avrà modo di scoprirlo».

Il Milan ha preso Giroud e continua a puntare su Ibrahimovic, che però ha quasi quarant’anni: si può fare affidamento su un campione tanto avanti con l’età?

«Ibra è fortissimo, gli anni per lui non contano e non valgono. È una roccia, ha un fisico da trentenne, non da quarantenne, garantirà i soliti risultati perché sa gestirsi come un super professionista. È venuto a trovarmi quest’estate nella mia casa delle vacanze a Ibiza. Una giornata fantastica, ci siamo divertiti, abbiamo parlato tanto, di calcio e di altro. È arrivato con la sua famiglia, con i suoi figli molto bravi».