La scelta di Antonio Conte, se in parte prevista, non aveva certamente esaurito la sua spiegazione nella sua prevedibilità: Alexis Sanchez fuori dagli 11 titolari a favore del giovanissimo Esposito non è stata certamente una notizia qualunque. Rientrato dal brutto infortunio patito ad ottobre, in Coppa Italia contro la Fiorentina la prestazione del cileno non aveva lasciato completamente soddisfatto il tecnico nerazzurro, che forse anche per stuzzicare il giocatore lo ha poi lasciato in panchina nella sfida contro l'Udinese. 

Strategia motivazionale o scelta dettata da una condizione ancora non ottimale, i risultati non si sono fatti attendere: ieri sera, alla Dacia Arena, c'è stata un'Inter pre Sanchez (e Brozovic) ed un'Inter post; i nerazzurri hanno improvvisamente cambiato passo, e il calcio di rigore guadagnato dal cileno è stata soltanto una dimostrazione ancor più evidente di un qualcosa che era stato già chiarissimo nei minuti precedenti. 

Il futuro di Sanchez

Nel derby, a meno di clamorose defezioni, Sanchez partirà titolare. A seconda di quello che dirà la stracittadina, il futuro di Sanchez sarà ancora più chiaro: la fame negli occhi era ieri sera evidente, una fame maturata in tanti mesi in cui il centravanti, piuttosto che dimostrare al mondo intero di avere ancora qualcosa da dire, è stato costretto a fare i conti con un brutto infortunio. La squalifica di Lautaro, seppur in maniera involontaria, rappresenta in questo senso un assist invidiabile: riuscirà Sanchez a convincere Conte e soprattutto se stesso di essere ancora importante?