Mondiale alle porte, i giochi in Qatar si apriranno domenica, secondo appuntamento con la Coppa del Mondo con l'Italia assente: gli Azzurri scenderanno in campo domani in amichevole contro l'Albania.

Si è conclusa da pochi istanti la conferenza stampa del c.t. Roberto Mancini, di seguito i passaggi più interessanti.

Mancini sull'assenza dell'Italia ai Mondiali

"Sarà un mese difficile, è appena iniziato. Meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l'Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada".

Mancini sul ritorno in Azzurro di Chiesa, Zaniolo e Kean

"Ci fa piacere che Federico sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E' un ragazzo giovane e quando si è giovani si migliora sempre. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo".

Albania-Italia, la conferenza di Mancini (Getty Images)
Albania-Italia, la conferenza di Mancini (Getty Images)

Mancini ancora su Zaniolo

"Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco io la mezzala può essere una buona posizione, ma lui gioca spesso anche da esterno d'attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due abbiamo cambiato un po' per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli".

Mancini sull'eventuale impiego di Chiesa

"Domani non parte dall'inizio. Ha bisogno di tempo prima di ritrovare la condizione, poi vediamo in questi 4-5 giorni come andrà. Eventualmente domenica, ma per ora non può giocare una partita".

Mancini sulla convocazione di Pafundi

"L'ho convocato perché fa il giocatore. Lo seguiamo da diversi anni, già dalle nazionali Under abbiamo visto grandi qualità. Pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro, è giovane, l'avevamo già chiamato nello stage di giugno. Un po' come Zaniolo: è venuto da noi che non lo conosceva nessuno, ma tre mesi dopo era un altro giocatore. Volevamo tenerlo con noi per conoscerlo meglio".