Karl-Heinz-Rummenigge, plenipotenziario del Bayern Monaco, ha parlato della Champions League ed anche di mercato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Il numero uno del club tedesco ha parlato anche del futuro di Perisic e Brozovic.

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Le parole di Rumenigge

Rumenigge sulla Champions

«Io con la Champions non ho dormito negli ultimi giorni, l’ho lasciata a Lewandowski e agli altri ragazzi. A 64 anni ho bisogno di spazio nel letto per riposare bene... Ero tanto distrutto quanto contento dopo i festeggiamenti, non ho fatto in tempo a leggere tutti 250 messaggi ricevuti». 

Triplete? 

 

«Oltre ai campioni, perché quelli sono indispensabili per vincere, abbiamo costruito un gruppo forte e molto in sintonia con l’allenatore, che aveva una gran voglia di raggiungere questa tripletta campionato, Coppa di Germania e Champions. Hans Flick ha svolto un lavoro straordinario. Noi abbiamo trovato questo equilibrio, però non mi sento di dare consigli a nessuno». 

 

Nemmeno al suo amico Andrea Agnelli? 

 

«Non ne ha bisogno, Andrea. Lo ringrazio per il messaggio che mi ha inviato dopo la vittoria, è sempre carino. Ho grande rispetto per Andrea e per la Juventus, che è il Bayern d’Italia». 

 

Juventus? 

 

«Vincere il campionato non è mai facile, per nessuno. E soprattutto non è scontato. Però...». 

 

Però… 

 

«Noi del Bayern e la Juventus abbiamo fame internazionale. La Champions è la Champions, il titolo più complicato da conquistare. Noi negli ultimi anni abbiamo disputato 4 finali, vincendone la metà: possiamo ritenerci bravi e soddisfatti. Questa Coppa è sempre più difficile, basta il minimo errore per essere eliminati». 

 

Rumenigge sul mercato

Messi al Bayern?

 

«No!». 

 

Perché? 

 

«Non possiamo pagare un giocatore di quella dimensione. Non fa parte della nostra politica e della nostra filosofia. Sinceramente, sentire che Messi può lasciare il Barcellona mi mette anche un po’ di tristezza. Leo ha scritto la storia del club e secondo me dovrebbe chiudere la carriera in blaugrana. Poi ci sono aspetti interni e privati che io non conosco e per questo non mi intrometto». 

 

Messi al Manchester City, al Psg o all’Inter: su quale club giocherebbe una pizza con un amico? 

 

«Non bluffo, non lo so davvero. Per me sarebbe come giocare al vostro Lotto (risata). Ci sono pochissimi soldi in giro. È vero, il Chelsea ha speso già 250 milioni, però era reduce da due finestre di mercato senza colpi a causa della squalifica». 

Andrea Pirlo? 

 

«Sicuramente l’eliminazione agli ottavi di Champions è stata una grande delusione... Pirlo? Se Agnelli ha deciso così, mi fido di lui. Comunque mi sembra una scelta interessante. Da giocatore era un professore in campo, con la sua visione e la sua classe dirigeva i compagni. Può ripetersi in panchina perché è un uomo con le idee chiare e con un piano preciso in testa». 

 

Conte? 

 

«L’Inter è arrivata seconda in campionato e in finale di Europa League. Ha fatto un passo in avanti importante rispetto alla stagione precedente. Come dice il mio amico Guardiola: “Vincere o perdere, dipende anche dal destino. Quello che conta è la qualità del gioco”. E l’Inter da questo punto di vista è cresciuta». 

 

Riscatterete Perisic dall’Inter

 

«Ivan ha fatto bene, con lui abbiamo alzato tre trofei. Non abbiamo ancora preso una decisione. Ai tempi del Coronavirus dobbiamo valutare bene come comportarci sul mercato: giocare senza spettatori è un problema per tutti i club. Per Perisic c’è tempo, sono in contatto col mio amico Marotta. Peccato solo non disputare la Supercoppa europea contro di loro: quello sì, sarebbe stato un sogno. La mia partita del cuore. Mi dispiace anche perché Siviglia-Inter è stata la finale più bella da quando esiste l’Europa League». 

 

Brozovic?

 

«No comment». 

 

Tolisso può arrivare in serie A? 

 

«No, resta. È molto contento e vuole andare avanti con noi». 

 

Rumenigge su Perisic (Getty)
Rumenigge su Perisic (Getty)