Il Madrid fa storia per la seconda volta in 5 giorni e sempre in negativo. Il Cadice non aveva mai battuto il poderoso avversario a domicilio, e ci è riuscito sabato. Il Madrid non aveva mai chiuso sotto 3-0 un primo tempo nella sua gloriosa storia europea, ed è successo ieri. Il Real Zizou giocava contro lo Shakhtar presentatosi a Valdebebas senza 10 giocatori, tutti fermati dal Covid-19: «Viviamo una situazione da incubo» aveva detto alla vigilia il tecnico Luis Castro. I contagi restano, ma il morale è alle stelle: soffrendo, lottando e segnando lo Shakhtar ha contenuto la rimonta avversaria e ha chiuso sul 3-2, un risultato che mette in guai serissimi il Madrid. Che dovrà tirar fuori tutto l’orgoglio per evitare di non passare il girone per la prima volta nei 28 anni di esistenza di questa formula.

Real Madrid, Zidane vicino all'esonero: ecco Raul

Quello attuale è un Madrid sgonfio, piatto, prevedibile in attacco e vulnerabile in difesa. Ieri mancava Sergio Ramos, e il Madrid in Europa ha perso 6 delle ultime 7 partite che ha giocato senza il capitano. In casa poi è un disastro, altro che miedo escenico: il Madrid in Champions ha vinto solo una delle ultime 7 sfide sul proprio campo, con 4 sconfitte e 16 gol incassati. Ieri eravamo a Valdebebas e senza pubblico, ma nelle altre 6 si giocava al Bernabeu, spesso molto pieno. E occhio: il Madrid è atteso sabato al Camp Nou e mercoledì in Germania col Borussia. La lunga ombra di Raul Gonzalez Blanco si proietta sulla panchina di Zidane. Che nelle ultime due sfide ci ha messo del suo. Col Cadice ha fatto 4 cambi nell’intervallo per cercare, invano, di correggere una formazione sghemba. Ieri ha deciso di rinunciare a Benzema e Kroos e di continuare a puntare sull’imbarazzante Marcelo, mandando Mendy sulla destra dove poteva giocare Nacho. E davanti Jovic tra Rodrygo e Asensio: difficile indicare il peggiore dei 3. 

Zidane potrebbe salutare il Real Madrid (Getty Images)
Zidane potrebbe salutare il Real Madrid (Getty Images)