"Sarri? In Inghilterra o altrove, ha dimostrato che è pronto per una grande, anche estera: dovesse andare fuori farà benissimo anche fuori". Parlava così, due giorni fa, Claudio Ranieri, che ben conosce casa Chelsea. Dove un altro italiano come Conte sta per lasciare: concordata coi blues, difatti, una buonuscita da circa 9 milioni. Altri 8, invece, serviranno per strappare Sarri a De Laurentiis, che non si smuove: pagare la clausola entro domani, per evitare di "congelare" il tecnico, a sua volta sostituito da Ancelotti. Lo Zenit, d'altra parte, ieri ha rotto gli indugi e preso Semak, per cui per il 59enne toscano ormai non resta che spingere il più possibile sulla destinazione londinese. Con Abramovich, d'altra parte, il suo entourage ha già concordato un ricco contratto (6 milioni l'anno per tre anni), che andrà a sostituire quello attuale azzurro, valido fino al 2020.

L'affare, anche mediante la clausola, alla fine si farà. Questione di ore, poi Sarri volerà a Londra. Da dove partirà Morata (richiesto anche da Milan e Juventus), e dove arriverà un grande bomber. Secondo alcuni, addirittura Icardi, pagando - a proposito di clausola - i 110 milioni di euro che bastano per portarlo lontano dalla Serie A. Più semplice, almeno economicamente, arrivare a Higuain, che con Sarri ha vissuto la sua migliore stagione in carriera. In entrambi i casi si andrebbero a "scompigliare" i piani di Juventus e Inter, che meditavano sul clamoroso scambio