La crescita, inaspettata, di Eder e Berenguer, e l'immobilismo, soprattutto mentale, di Niang, aprono le porte dei cambiamenti in casa Torino per gennaio. A rimanere saranno sicuramente Ljajic (nonostante il rapporto tumultuoso con Mihajlovic), Belotti, Iago ed i due giovani succitati, ma per il resto di punta al cambiamento. E si cercano sin da subito acquirenti per il francese, che però essendo stato pagato circa 18 milioni difficilmente troverà subito un'adeguata collocazione: lo Spartak Mosca è tornato all'assalto, ma si muoverebbe solo da giugno in poi. Più facile, invece, mandare a giocare Lucas Boye, ormai definitivamente chiuso: l'argentino è stato richiesto dal Verona,  che già c'aveva provato in estate. Essendo giovanissimo, però, Petrachi non vuole privarsene a titolo definitivo, per cui potrebbe essere inserito nell'operazione Pazzini già imbastita con i veronesi. Sadiq è già stato virtualmente rispedito alla Roma, e Sinisa ha chiesto alla società un vice Belotti, individuato appunto nel Pazzo che continua ad esser messo da parte da Pecchia nonostante sia il capocannoniere di B in carica. Pazzini a Torino e Boye in gialloblu sarebbe la soluzione ideale per entrambe le squadre. Verso l'addio in prestito, direzione Benevento, anche Acquah e Bonifazi: il primo, però, lascerà Torino solo nel caso in cui arrivasse un'alternativa di livello come Sandro, su cui Petrachi lavora da tempo. Il brasiliano 28enne da un anno s'è trasferito all’Antalyaspor, dove però non sembra a suo agio. Ha ancora due anni e mezzo di contratto (a 1.5 milioni netti), e cerca collocazione. Il suo agente starebbe già lavorando con i granata, ma restano da definire i dettagli del suo valore di cartellino, che per il club turco non è inferiore ai 3 milioni. A uno, invece, si fermerebbe il Toro: se ne riparlerà, in ogni caso, a gennaio.