Allora, via alla caccia al numero 9 rossonero. Che, come ammesso da Fassone, non necessariamente sarà uno tra Belotti, Aubameyang, Morata e Kalinic. L'AD del Milan ha però anche confermato che questi profili piacciono eccome, pur non dichiarando apertamente che il primo della lista sia proprio il 'Gallo', che - indizio non banale - non compare nelle grafiche pubblicitarie della nuova divisa granata. Un indizio non banale, considerato che il bomber è l'uomo simbolo della squadra e di Cairo, che dalla sua continua a ripetere, come un mantra, che non andrà via per meno di 100 milioni. Una cifra monstre, che nessuno, neanche il Chelsea, è disposto a spendere. Neanche il Milan, che nel classe '93, tifoso milanista, vede l'uomo ideale per ricostruire un ciclo vincente, e reputa che il suo arrivo possa essere il suggello ad una campagna acquisti già stellare. Per questo a Cairo, non più tardi di 3 giorni fa, è stata recapitata una proposta formale più che allettante: 45 milioni più Niang e Paletta, per un totale, secondo le valutazioni di Mirabelli (5 Paletta, 15 Niang) di 65 milioni. Risposta del Torino: OK le contropartite, ma così non si arriva a 100. Potrebbe però interessare anche, eventualmente, il prestito di Locatelli (per il quale però il Milan ha già detto no alla Juventus).

Milan basito: Cairo fa sul serio. Almeno per adesso. Per questo è necessario attendere: ad agosto inoltrato, ed in attesa di incassare anche un 'si' del Napoli per Zapata, il Torino probabilmente realizzerà che a quelle cifre non arriverà nessuno, e potrebbe iniziare a moderare le sue aspettative. E se non accadesse? La nuova proprietà avrebbe già dato mandato per la definizione dell'ennesimo extra-budget. Ne parla, nei dettagli, Libero: "Un sogno pronto a tramutarsi in realtà, in cambio di Niang e di almeno una cinquantina di milioni cash. E allora, cosa succede? Certo ci saranno delle cessioni (Bacca a 20 milioni? De Sciglio a 10?), ma i conti non tornano. È evidente che Yonghong Li abbia un tesoretto nascosto. C’è, per esempio, un aumento di capitale già deliberato, da 60 milioni, che però deve essere ancora sottoscritto. [...] È proprio in quegli accordi sottoscritti dal nuovo Milan con Elliott che si trova un indizio che potrebbe svelarci l’arcano. Lì dove è stata inserita la formula “permitted indebtedness” per 50 milioni di euro. Cosa vuol dire? [...] chi sta prestando i soldi al Milan gli consente di ricorrere ad altre forme di finanziamento. Cosa per nulla scontata. [...] E se il rilancio non dovesse andare bene? Semplice, 15 ottobre 2018 scadono i famosi bond viennesi. Se entro quel giorno Li non avrà rimborsato (o al massimo riscadenzato) i debiti con i fondi, allora Elliott si prenderà il Milan e ripartirà la giostra alla ricerca del miglior compratore".

Il duo M&F, quindi, attende. Ha già incassato il sì del Gallo, che sogna da sempre di vestire la maglia della sua fede, e contestualmente batte anche le altre piste. Kalinic, d'altra parte, è un affare già congelato, per il quale servirà solo arrivare ai 25 più bonus richiesti da Corvino. Prima, però, c'è il Gallo, in cima alla lista. Per la gioia dei tifosi, e probabilmente anche di Bonucci Junior.