Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di SkySport del calciomercato del Napoli e non solo: "Di Lorenzo è il primo regalo di Ancelotti. E’ un bravissimo terzino che stavamo verificando. In queste squadre che possono sembrare minori, poi hanno un senso di responsabilità straordinario, perché devono combattere fino alla fine e non 'pariare'. Lui ha 26 anni e credo sia ancora molto giovane e un validissimo acquisto"

SU SARRI ALLA JUVE - "Se è l’acquisto giusto? Questo non potei mai dirlo, non sono Agnelli. Lui è uno che conosce perfettamente la sua società, sa benissimo dove vuole andare, è il miglior giudice possibile per decidere il prossimo allenatore. Poi c’è anche il Milan, c’è anche la Roma, il Milan, la Fiorentina, la Lazio. Quindi sono in parecchi a dover scegliere. Chi lo sa come andrà a finire”. 

SU ANCELOTTI - "Io sono monogamo, se trovassi l’allenatore funzionale al processo di crescita lo terrei a vita, perché così sarebbe tutto più facile, più semplice e l’evoluzione diventerebbe costante. Ancelotti fino ad ora si è dimostrato un compagno di viaggio esemplare, una persona elegante, colta, simpatica. Si può parlare di tutto con lui, non solo di calcio. Abbiamo in comune molti valori, fra cui quello dell’amicizia e del rispetto, due aspetti che ci vogliono nell’ambiente di lavoro e nel calcio, laddove tutti ti danno pacche sulle spalle ma poi sono pronti a tradirti quando meno te lo aspetti. Il primo anno è servito ad Ancelotti per respirare il clima italico che aveva abbandonato da tanto. E’ stata una grossa esperienza per lui, una grande messa a punto di conoscenza. Poi ha dovuto far giocare anche tutti quei giocatori che con Sarri non avevano mai giocato. Ha dovuto capirli, valutarli. Noi abbiamo ameno sei-otto giocatori fuori, in prestito. Durante il ritiro estivo avremo delle belle verifiche da dover fare e poi bisogna trovare un grandissimo attaccante"

PROSSIMO COLPO AZZURRO - “Lunedì svelerò una bella notizia. Se lo troviamo, se c’è quello giusto, allora fai anche un sacrificio. Se, invece, parliamo di un altro giocatore che è “quasi” giusto, a quel punto non mi convincerebbe. Il ritorno di Quagliarella? Sarebbe soltanto un atto di amore, simpatia per un napoletano che è dovuto scappare da Napoli per i motivi che sappiamo. Si tratterebbe solo di una formula di compensazione. Un discorso del tipo “Se ti fossi stancato, puoi venire qui per riposare e fare delle partite, tanto non ti rifiutiamo”. Il problema della punta centrale si pone".