Partiamo da una premessa. Immaginate mesi e mesi di indagini, di accuse e di possibili penalizzazioni verso un nostro fantapresidente reo di avere tra i suoi tesserati Fabio Lucioni, accusato di doping. Se poi ci aggiungiamo che il fantapresidente in questione è anche un medico, il quadro è completo. Chi più di lui doveva e poteva vigilare sulla salute dei suoi tesserati? Che professionista è? C’è da fidarsi di lui?

E’ partito tutto così e Vittorio, questo il nome di fantasia scelto, il buono del gruppo, il semplicione, si è ritrovato al centro di continue polemiche e sempre sotto pressione. La vicenda è durata qualche settimana e, nonostante non esistesse nel nostro regolamento un provvedimento per casi di doping, qualcuno in Lega si inventa l’esistenza del “allegato Mutu”. Un provvedimento che negli anni precedenti, quando Vittorio non partecipava al nostro Fantacalcio, avrebbe portato penalizzazioni alla squadra proprietaria dell’attaccante rumeno.

Quando sembra tutto scemare grazie a un nostro lungo silenzio sulla vicenda, salta fuori il caso Joao Pedro e De Vrij. Ironia della sorte, il calciatore del Cagliari è di proprietà del presidente di Lega, la persona che con maggiore accanimento si era scagliato su Vittorio per la vicenda Lucioni. Questo fa riaprire vecchie ferite e con fervore dialettico viene a più riprese chiesta giustizia da Vittorio che gioca molto sulla legalità, da sempre finto baluardo della nostra Lega.

Vittorio non ci sta, batte i pugni ma non ha alleati…. si sente solo. Lui è semplicemente la vittima di uno scherzo. Da qui nasce una finta (autentica per lui) Fantacommissione speciale d’inchiesta per decidere il da farsi. Vittorio tuona. Vuole vendetta. Il presidente di Lega deve avere almeno 22 punti di penalizzazione per aver impiegato Joao Pedro.

Gli facciamo credere che così sarà. E’ gasatissimo. Una finta talpa in commissione gli dice che sono tutti dalla sua parte. Spadroneggia in chat in attesa della sentenza ma c’è l’ultimo scoglio da superare: le memorie difensive.

Ognuno, avvalendosi di amici avvocati, presenta le sue. Tutto questo fino a quando il presidente di Lega non utilizza come legale il fratello di un membro della commissione speciale. E’ tutto organizzato in modo da costringere lo stesso a dimettersi per opportunità e a sciogliere così la commissione per mancanza di numero legale.

Su Vittorio sale la rabbia, capisce che tutto resterà come prima e che il suo vessatore non verrà punito e che lui dovrà salvarsi sul campo. Ne ha per tutti, è fuori di sé. Tutto questo mentre in un’altra chat ci sbellichiamo dalle risate per le sue reazioni. A quel punto gli riveliamo dei 5 mesi di scherzo e la prende bene, con grande sportività e ad oggi ancora ci saluta.

A dir il vero pretende le scuse come fantallenatore e soprattutto come Medico. Le prime le ottiene subito. Sulle seconde c’è ancora tempo: non siamo ancora certi della sua buona fede.

Un litruso - La mia Lega Fantagazzetta

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