Caro Gonzalo,
mi innamorai di te durante la tua militanza al Real Madrid. Un tuo goal una sera mi fece saltare sulla sedia: sombrero al difensore con controllo volante e pallonetto al portiere in uscita. Da giocatore di calcio, con una passione ben maggiore di quanto i miei livelli mi abbiano portato ad esprimermi sul campo, sono sempre stato affascinato dal gesto tecnico e soprattutto dalla varietà di repertorio di tali gesti.

A Madrid eri un giovane fluoriclasse, eri già in una delle migliori squadre al mondo, a volte giocavi e a volte partivi dalla panchina, ma le giocate ed i gol erano di classe pura. Poi, la convivenza non facile fra tanti campioni, e il passaggio al Napoli. La notizia mi accese in un attimo - "deve essere mio!" - pensai. Del resto, la giovane MatteOne CFC doveva completamente rifare il look in attacco. Secondo anno di campionato Mantra, i tempi della mitica Fratelli Birra erano passati, mi ero separato dal mio socio e ci eravamo buttati nella nuova e stimolante variante fantacalcistica.

Squadre da 30 posti, con conferma delle rose da stagione a stagione. In estate mi aveva detto proprio male: Lamela e Jovetic erano partiti per lidi d'oltremanica, Borriello dopo la seconda parentesi rossoblu era rientrato a Roma, Gabbiadini (mia nuova scommessa) dal Bologna era passato ai “cugini” della Sampdoria, portandomi subitamente a scambiarlo (essendo tifoso rossoblu). L'asta andò come speravo e (con grande esborso) ti strappai alla concorrenza.

Da allora 3 anni al Napoli e tre FantaScudetti consecutivi. I primi 2 combattuti, il terzo (quello del tuo record di goal) letteralmente dominato. Rimangono delle fotografie indelebili. Poi il passaggio alla Juve. Due stagioni lievemente al di sotto (rispetto ai gol di Napoli), mi porti cmq ad un secondo e ad un terzo posto (con il miglior punteggio globale).

Il passaggio al Milan. Inizio promettente, sia tuo, sia mio in classifica. Poi Milan-Juve.
Maledetto Milan-Juve.
Non so se sei avvezzo alle regole Mantra, ma è una simulazione molto realistica dei moduli veri. Devo scegliere tra giocare con due punte centrali o escluderne una e giocare con il tridente. Mi logoro mentalmente per un paio di giorni.
Poi azzardo, le tre punte mi ispirano maggiore fiducia.
A guidare il mio tridente, per la prima volta dopo più di 150 partite e formazioni, non ci sei tu.
Per la prima volta, ti avevo messo in panchina. La partita andò come tutti ricordano; fantacalcisticamente fu una scelta giusta, ma da lì iniziò il tuo declino italiano, la perdita di fiducia, di sicurezza nei tuoi mezzi e romanticamente, penso che in qualche modo, sia anche colpa mia.
Da allora poco Milan, poi il Chelsea (ti conservai in rosa anche se all'estero) e arrivò solo un quarto posto nel mio campionato. Poi di nuovo Juve. Una stagione in cui hai giocato e non giocato, ma nella quale sei risultato di nuovo decisivo (come in quella splendida e col senno di poi, per la Juve, fondamentale, doppietta di Bergamo).

Ed il mio Fantacalcio?
Ebbene, quest'anno è girato tutto alla grande e (anche per quella doppietta) è arrivato il quarto titolo.
Ti chiederai, Gonzalo, perchè scrivo tutto questo?

Per ringraziarti e renderti omaggio, come nessuno (tra i tuoi addii burrascosi) ha fatto.
Il numero 9 della mia squadra sei sempre stato tu.
E così, da oggi, nessun altro lo potrà essere.
Anche se virtualmente, quella maglia è ritirata.
Per sempre tua.
Higuain 9.

Matteo - La mia Lega Fantacalcio