A settembre, durante la nostra ennesima asta fantalcistica, era già chiaro che non stavi bene, che il dolore ti stava già abbattendo, a poco a poco, ti stava debilitando al punto da non riuscire a stare in piedi per più di pochi minuti. Ciononostante, ci hai accolti in casa e, con la grande dignità che ti ha sempre contraddistinto, ti sei sforzato di sederti con noi, d’interagire, di scherzare, di prepararti a partecipare (non eri uno che studiava, non ne avevi bisogno; ti bastava rimanere documentato attraverso i canali tradizionali, affidandoti poi alla tua testa), di essere parte integrante di questa nuova stagione (forse già consapevole, in cuor tuo, che non l’avresti vista terminare…).

Dal tavolo fino ai difensori e dal divano fino alla fine, eri riuscito a rimanere lucido e presente, e da grande conoscitore del calcio, prima che del fantacalcio, eri riuscito – per un’ultima volta – a mettere in piedi una rosa di tutto rispetto, non priva di quelle intuizioni che erano solo tue e che, senza sorpresa, stanno tenendo la tua squadra – Ul Team – nella parte alta delle classifiche, a giocartela con scioltezza. Intuizioni come, per esempio, la coppia Sensi-Barella a centrocampo, o la coppia Muriel-Zapata in attacco; grazie alle quali, malgrado gli infortuni di Sensi e Zapata, sei terzo in Campionato, secondo nel tuo girone di Coppa, e in piena lotta nel Punteggio. Grande, grandissimo.

Al di là delle frasi che si suole dire in queste circostanze, tu davvero lasci un vuoto incolmabile; lo scrivo da compagno/avversario di fantacalcio, lo scrivo – soprattutto – da figlio che ha perso suo padre. Lo scrivo da amico. Due amici, con passioni e interessi comuni, che si volevano un bene dell’anima, anche se hanno sempre avuto difficoltà a dirselo con le parole.

E’ stato un onore giocare con te, oltre che un privilegio, è stato bello condividere con te questa passione, che forse era più la mia che la tua, ma che condividevi volentieri per il piacere di stare con quel gruppo sgangherato di amici fantallenatori e, mi piace pensarlo, anche se non me lo hai mai detto esplicitamente, per il piacere di fare qualcosa insieme a me, “approfittando” di questi momenti per starmi vicino, contento perché stavi facendo qualcosa con tuo figlio, a prescindere da aste rose giocatori, da punteggi vittorie sconfitte.

Addio vecchio leone, guerriero silenzioso, tutti ti hanno amato, ti hanno stimato, ti hanno rispettato, eri la nostra chioccia fantacalcistica, erano tutti fieri di avere in gruppo un fantallenatore che, con mestiere e lungimiranza, ha sempre dato del filo da torcere a tutti, e se l’è sempre giocata fino alla fine, sempre ligio e corretto, pur mantenendo uno spirito goliardico. Mancherai a tutti tantissimo… sarai sempre con noi…

T. B. Durden – La mia Lega Fantacalcio

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