La Lazio esce coi tre punti da Marassi. Ma con qualche brivido di troppo. La squadra di Inzaghi vince grazie a una doppietta di Caicedo contro una Samp costretta in 10 per tutto il secondo tempo. Forse memori delle parole del barone Liedholm, Quagliarella e compagni giocano la ripresa meglio dei primi 45 minuti: con voglia, pepe e corsa, vanno più volte vicini a un pareggio che, ai punti, sarebbe stato addirittura giusto. E invece la Lazio riesce a capitalizzare. E a tenersi attaccata al treno Champions. 

In difesa Giampaolo preferisce Sala e Ferrari a Tonelli e Bereszynski; davanti c'è Ramirez a supporto di Quagliarella e Defrel, che vince il ballottaggio con Gabbiadini. Simone Inzaghi lascia in panchina Immobile: l'attacco laziale è in mano a Correa e Caicedo.

Ed è proprio l'ecuadoriano a sbloccare la gara dopo poco più di due minuti: fatale leggerezza di Colley, che sulla trequarti avversaria gestisce palla come peggio non può e se la fa strappare proprio da Caicedo, che si invola, solo, verso la porta, resiste al ritorno e batte agevolmente Audero. Proprio Colley dopo poco più di un quarto d'ora si arrende al mal di stomaco e chiede il cambio: al suo posto entra Tonelli. Che, a freddo, non interviene su Caicedo, ben servito da un bel cross di Romulo: l'attaccante laziale stacca e, al minuto 20, fa 0-2. Risposta della Samp che tarda ad arrivare: Strakosha si sporca i guantoni solo al 32', quando deve distendersi per parare una punizione ben calciata da Ramirez. E l'uruguaiano è protagonista dell'episodio che rischia di compromettere definitivamente la partita dei padroni di casa: già ammonito, dà un pestone a Lulic: per l'arbitro Maresca vale il secondo giallo, sul finale del primo tempo la Samp resta in dieci.

Al rientro in campo, però, la squadra di Giampaolo sembra avere un altro piglio. Eppure, dopo dieci minuti di buon palleggio, è la Lazio ad andare ancora vicina al gol: difesa doriana scoperta, Caicedo imposta per Romulo, che con un secco diagonale colpisce il palo. Suona la sveglia, e la Samp finalmente reagisce: lancio lungo di Ekdal, Acerbi la spizza, Wallace non segue Quagliarella, che si trova solo in mezzo all'area e batte Strakosha: 1-2, gol numero 23 in campionato e 150 in Serie A per l'attaccante stabiese. Poco dopo, un tiro da lontano di Murru porta i padroni di casa a un passo dal pareggio: palo. Altro legno al 75', stavolta laziale: punizione violentissima di Immobile, traversa e linea. Sul rovesciamento di fronte, Jankto si invola sulla fascia, mette al centro un bel cross teso, e Defrel da ottima posizione incredibilmente sbaglia. Gli attacchi in un finale emozionante non portano a nulla. Alla fine vince la Lazio. Ma per la Samp non mancano gli applausi.