L'anno scorso il Napoli aveva perso 6 punti contro l'Atalanta: basterebbe questo a capire quanto quella di stasera fosse una cartina di tornasole per valutare l'effettiva maturazione della squadra di Sarri. Maturazione che c'è stata, eccome: a memoria, il Napoli dell'anno scorso non sarebbe riuscito a scuotersi in una serata cominciata male, malissimo, e a uscirne da trionfatore. Soffre, ma poi si impone. E agli uomini di Gasperini resta solo l'onore delle armi dopo una partita approcciata bene ma poi strappata di mano da una squadra obiettivamente più forte.

Sarri cambia solo due uomini rispetto all'undici che ha battuto il Nizza in Champions League: Hysaj, squalificato, e Allan vengono sostituiti da Maggio e Zielinski. Gasperini, invece, salva per dieci undicesimi la squadra che ha perso la prima di campionato contro la Roma: unica variazione, a sorpresa, Ilicic al posto di Kurtic.

Come l'anno scorso, l'Atalanta entra sul campo del San Paolo con la giusta consapevolezza, rispondendo al Napoli con il gioco. E poi, al quarto d'ora, passa in vantaggio: angolo di Gomez, Cristante beffa Maggio e segna lo 0-1. La squadra di Sarri non riesce a rendersi veramente pericolosa prima della mezz'ora: cross di Ghoulam, Callejon si avventa sul palo lontano ma il tap in non riesce. E allora sono gli uomini di Gasperini ad andare vicini al raddoppio: azione convulsa in area, Maggio interviene due volte per stoppare i tiri di Masiello e Toloi, e riscatta in parte l'errore sul gol. Nel finale il Napoli resta in attacco, ma Berisha non corre mai veri pericoli, anche grazie all'ottimo lavoro dei difensori bergamaschi.

Ad inizio ripresa, Gasperini lascia negli spogliatoi Petagna per inserire De Roon, più adatto al lavoro di copertura. Una sostituzione che potrebbe sembrare un cambio di atteggiamento, e che cambia sicuramente la verve di una squadra, ma è il Napoli. In cinque minuti i padroni di casa ribaltano il risultato: prima Zielinski raccoglie una respinta al limite dell'area, stoppa e batte Berisha con un tiro all'incrocio; poi Allan, entrato al posto di uno spento Hamsik, trova il lancio giusto per Insigne, che serve a Mertens l'assist per un 2-1 facile facile. Nel finale, c'è spazio anche per un contropiede da manuale: lancio da standing ovation di Allan per Callejon, lo spagnolo gira a Mertens, il belga serve all'accorrente Rog, che chiude la partita e scaccia l'incubo Atalanta.