Il fascino di un serale al Sant'Elia è merce rara ma un made in italy che fa gola a molti. Lo sanno bene i tifosi cagliaritani e del Doria che arrivano numerosi e offrono uno spettacolo unico. Saranno i colori, opposti nelle tonalità, sarà la voglia di voler abbandonare il prima possibile la zona rossa di classifica, saranno i cori, incessanti per entrambe le squadre, da quando il sole non è ancora calato ma Cagliari-Sampdoria, il posticipo della 6.a giornata di Serie A, è parte di storia di questo sport. il primo incontro tra le due compagini, a Cagliari, si giocò nel 1964 e terminò 1-1, l'ultima volta, quarant'anni dopo, con il finale sempre sul pari, per 2-2. Quest'oggi parte bene il Cagliari e tra i due 4-3-1-2 in campo fa capire subito quale è meglio strutturato. Al 37' l'asse Padoin-Joao Pedro vale il vantaggio e mette in luce tutte le lacune della difesa ligure; nella ripresa ritmi tutt'altro che compassati ma poche conclusioni. Quando sembra poter calare il sipario però Bruno Fernandes trova il pari ma Viviano decide di regalare la gioia a Melchiorri, tornato a giocare dopo la rottura del crociato dello scorso aprile e rovina tutto. con una "papera" da ultimo uomo che spiana la strada alla punta rossoblù. Il Cagliari torna alla vittoria e si impone per 2-1 con una prestazione convincente per risultato e prestazioni. Buio pesto per la Samp alla quarta sconfitta consecutiva.

Rastelli conferma dieci degli undici trapelati alla vigilia, lasciando in panchina Di Gennaro in favore di Tachtsidis. Difesa e duo d'attacco confermati con Sau e Borriello in avanti nel 4-3-1-2 canonico e sempre utilizzato in queste prime giornate di campionato.

Giampaolo fa fuori Eramo in favore di Pereira; a centrocampo confermato Linetty ma non c'è Bruno Fernandes, al suo posto Praet. Trio d'attacco confermato con Muriel, Quagliarella e Alvarez alle loro spalle.

Saluti di rito e applausi per Storari dopo le polemiche della settimana, il primo tempo può iniziare: pronti-via e Regini perde un pallone pericoloso sul pressing di Isla, assist per Sau e ottimo stacco di testa che termina sul fondo di poco, controllato a vista da Viviano. Un minuto più tardi Murru mette i tacchetti di Roberto Carlos e dalla sinistra esplode un tiro verso la porta di Viviano che è reattivo a distendersi e respingere in tuffo. Il Cagliari tiene altissimi i ritmi e tra i due moduli 4-3-1-2 quello messo in campo dal Cagliari sembra quello con più quantità a centrocampo. Il contatto tra Muriel e Storari costa caro al portiere ex Messina che lascia il campo in favore di Rafael, col favore degli applausi del pubblico. Al 37' Padoin in versione argentina salta Pereira e mette in mezzo dove l'accorrente Joao Pedro è il più lesto a trovare la deviazione e siglare il vantaggio isolano. Gara viva e al 42' Praet, dopo aver ricevuto palla dalla destra, calcia verso la porta di Rafael, ma la difesa devia in angolo e la sfera si perde sul fondo. Sono 4 i minuti di recupero, a causa dei numerosi infortuni, al termine dei quali termina la prima frazione di gioco. 45' in cui il Cagliari, ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo, chiude in vantaggio per 1-0.

Ripresa che parte senza cambi: per i primi 20' ritmi tutt'altro che compassati ma conclusioni poche e troppo velleitarie. Al Sant'Elia sembra poter calare il sipario, quando a 4' dalla fine Bruno Fernandes approfitta dello svarione difensivo isolano e trova il pareggio su assist di Linetty. Sembrerebbe la beffa ma Viviano decide di deliziare i rossoblù, liscia la palla in uscita contro Melchiorri che torna al gol dopo l'infortunio che lo aveva tenuto lontano dal campo per molti mesi. La Samp si riversa tutta in attacco, Viviano è in lacrime e il Cagliari tiene, al Sant'Elia è 2-1.