Sabatini o Sabatini no? il nuovo coordinatore tecnico dell'area sportiva Suning potrebbe unirsi ai nerazzurri già stasera in attesa dell'incarico ufficiale. La stagione 2017/18 è alle porte, l'Europa è andata e il lavoro tanto: a Vecchi l'ingrato compito di motivare i nerazzurri per un dignitoso epilogo di stagione senza Miranda e Icardi, pilastri di una rosa allo sbando (un punto nelle ultime cinque). Millenovecentonovantasei: a due respiri dal football comin' home Casiraghi e Signori segnano 38 gol in Serie A con la maglia della Lazio; 37 sono invece, ad oggi, le esultanze messe assieme dalla coppia Immobile - Keita, a caccia del record. Inzaghi, già in tasca i gironi di Europa League, fa i conti con l'emergenza portieri - out sia Marchetti che Strakosha - e si fida dell'esperienza di Ivan Vargi? dopo quarantuno panchine stagionali, titolare l'ex Liverpool Luis Alberto. Tredici reti nelle ultime due uscite casalinghe, il Biscione subisce gol da undici match in fila: non la migliore della notizie per Handanovi?, Andreolli e Murillo. Brozovi? impiegato dietro a Éder, fra Periši? e l'ex Candreva. Nella città che ha appena visto nascere la stella di Sascha Zverev, campione agli Internazionali contro Djokovic, fischia Marco Di Bello.

Keita vola (Getty Images)

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PRIMO TEMPO - Cose strane. Una Lazio decisa e padrona del campo riesce a chiudere la prima frazione sotto di un gol dopo essere passata in vantaggio. Una - delle tante - sortite di Felipe Anderson fa più danni dell'umidità in pianura: Murillo si accartoccia su sé stesso, cade e costringe il fischietto a decretare la massima punizione. Non Biglia dal dischetto, ma Keita: rigore splendido e sedicesima gemma del senegalese. Non si riprende più il colombiano, infortunato e costretto ad abbandonare il campo: D'Ambrosio centrale difensivo, Santon nuovo terzino sinistro. La svolta? In sei minuti: prima da un corner di Brozovi? spizzato da Periši? arriva il pareggio di Andreolli con una tremenda zuccata; poi gustosa omelette di fine stagione - Vargi? probabilmente non chiama la palla - di Hoedt che deposita nella sua porta un innocente cross di Candreva. Prendono coraggio gli ospiti (prima volta in vantaggio da oltre trecento minuti) che chiudono in avanti la prima frazione.

La grinta di Andreolli (Getty Images)

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SECONDO TEMPO - Dopo Murillo, pure Stefan de Vrij è costretto a lasciare il terreno di gioco per un problema fisico: Basta entra per l'olandese dopo un'ora di gioco. Il solito Felipe Anderson fa ammattire Candreva - tunnel - e soci, ma è Immobile a sfiorare il pareggio con un bolide che crepa la traversa su suggerimento di Keita. Cambia definitivamente la partita quando l'autore del gol si fa cogliere in fallo in area dopo un giallo per proteste: per Di Bello il contatto con Medel in area è simulazione e doppia ammonizione, Lazio in dieci uomini. La partita s'innervosisce e sfugge di mano al fischietto brindisino: Luli? stende Gagliardini e segue Keita negli spogliatoi, poi rischia Lombardi. Il risultato diventa rotondo grazie al sigillo di Éder a porta sguarnita: esce il brasiliano, entra Pinamonti al minuto ottantuno seguito da Banega poco dopo.