Il Parma per la continuità dopo il fondamentale trionfo di Udine contro l'Udinese, il Cagliari per rispondere concretamente al ko interno contro l'Inter. In un Tardini con una cornice di pubblico non proprio da grandi occasioni si sfidano D'Aversa e Maran per una gara fondamentale per il prosieguo di stagione, un incontro nel quale le due squadre non possono mancare l'appuntamento con la prova di forza e convinzione. Per le due compagini la strada per la salvezza, ancora lunga, passa da sfide come quella odierna.

D'Aversa cambia poco rispetto alle ultime uscite e nel proprio 4-3-3 schiera Sepe tra i pali coperto dal quartetto difensivo formato da Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, lanciando dal 1' il neo acquisto Darmian. A centrocampo vanno Hernani, Brugman e Barillà, in avanti Kulusevski e Gervinho ai lati di Inglese. 

Maran, orfano di Pavoletti e Nainggolan schiera, nel suo 4-3-1-2 Olsen tra i pali, con Cacciatore, all'esordio in campionato sull'esterno e Pellegrini sul versante opposto. Al centro capitan Ceppitelli coadiuvato da Pisacane. A centrocampo Nandez, Cigarini e Rog, in avanti Castro in posizione da trequartista per servire le due punte Joao Pedro e Simeone.

Dopo i convenevoli di rito, inizia il primo tempo e subito con i parmensi in avanti che già al 14' si rendono pericolosi da calcio piazzato, ma il destro perfetto di Bruno Alves, dopo aver colpito il palo interno, termina a lato dalla parte opposta, con il controcross che si spegne dopo un tentativo di Iacoponi. Ci prova ancora il Parma, con Gervinho e Hernani, ma con poca fortuna. Il Parma fa la partita, il Cagliari passa, così al 23', percussione sulla destra di Nandez che brucia Barillà, palla al centro e deviazione di Alves che consente a Ceppitelli di colpire indisturbato per il vantaggio dei ducali. Il Parma prova a reagire, ma con poca convinzione e al 39' raddoppiano ancora i sardi, ancora col capitano Ceppitelli, abile a sfruttare un piazzato di Cigarini e superare Sepe di testa. non accade più nulla, si va al riposo sul parziale di 0-2. 

Nella ripresa si riparte con i medesimi 22 del primo tempo e si inizia con il Parma subito in avanti. I ducali riescono subito a concretizzare e al 58', con uno dei peggiori in campo finora, trovano il gol che accorcia le distanze. È abile, infatti, Barillà a farsi trovare nel posto giusto al momento più opportuno e al 58' di sinistro accorcia per i suoi, dopo un ottimo assist di Darmian ispirato da Hernani. Ci provano Inglese e soprattutto Gervinho a più riprese, ma Olsen respinge senza fronzoli e il Parma può solo assaporare il pari. La doccia fredda arriva al minuto 78, quando Simeone supera Gagliolo e si invola verso la porta difesa da Sepe, superandolo con un preciso destro che riporta i cagliaritani avanti di due lunghezze. Le emozioni non terminano qui e dopo un gol annullato ad Alves per un fuorigioco millimetrico, all'89' l'arbitro concede un penalty in favore del Parma, dopo un tocco di mano del neoentrato Klavan. Dopo lungo consulto Var, tuttavia, il direttore di gara torna sui suoi passi e la gara continua per altri apparentemente interminabili 10' di gioco. Non accade più nulla di eclatante, negli ultimi minuti tra proteste parmensi il risultato rimane invariato e l'arbitro decreta la fine del match sentenziando la vittoria esterna del Cagliari sul Parma per 3-1. 

Doccia fredda per il Parma che dinanzi al proprio pubblico viene annientato da un Cagliari che di certo non ha peccato per concretezza. C'è tanto da lavorare in casa parmense e tanto avrà da fare D'Aversa che arretra il proprio entusiasmo maturato prima della sosta. Per Maran finalmente un sorriso, ma si deve ripartire da qui per una stagione soddisfacente nella quale lui e il suo Cagliari potranno togliersi molte soddisfazioni, se anche la fortuna (vedi recenti infortuni) inizierà a girare in loro favore.

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