La Serie A non è la Serie B: la Serie A è la Serie A. E il Verona, a tratti, sembra ignaro del salto di categoria: il primo tempo della squadra di Pecchia è imbarazzante, una buona Fiorentina non fa complimenti e ne approfitta, andando negli spogliatoi con il risultato, di fatto, già acquisito. Nella ripresa servirebbe una magia ma Pecchia non ha gli ingredienti: ci prova con quello che ha, la pozione sembra poter funzionare, fino al gol di Veretout che fa ritornare sulla terra i frastornati avversari. La Viola guadagna i primi tre punti del campionato: è una squadra in crescita, può far divertire e togliersi soddisfazioni. Tanti, invece, i compiti a casa per la squadra di Pecchia: rimandata, ad oggi insufficiente.

Pecchia conferma le indicazioni della vigilia: a centrocampo Bruno Zuculini preferito a Valoti, in attacco Fares sostituisce Cerci nel tridente con Pazzini e Verde. Nessuna sorpresa anche per Pioli: in difesa Gaspar e Biraghi vincono i ballottaggi con Laurini e Olivera, alle spalle di Simeone i tre trequartisti Chiesa, Benassi e Thereau. 

Pronti, via, e la Fiorentina va in vantaggio: Benassi tira da fuori, Nicolas respinge corto, Simeone sbuca alle spalle di un colpevole Caceres e in tap-in segna il suo primo gol in campionato. Otto minuti e la squadra di Pioli raddoppia: bel lancio di Benassi, Chiesa brucia Heurtaux e Nicolas, avventato nell'uscita, lo atterra in area: per Damato è calcio di rigore, Thereau prende il pallone, spiazza il portiere veronese e fa 0-2. Viola tarantolati, Verona alle corde: al quarto d'ora i toscani vanno vicini al terzo gol, prima con Simeone (diagonale appena fuori) e poi con Veretout (tiro potente dalla distanza deviato da Nicolas). Terzo gol che arriva al minuto 24: spizzata di Benassi, difesa dei padroni di casa immobile, Astori passeggia fino al pallone e mette l'ipoteca sulla partita. Risposte della squadra di Pecchia non pervenute: Sportiello chiude il primo tempo con i guantoni puliti e senza aver corso grandi pericoli.

La ripresa comincia con un nuovo Verona: Pecchia lascia negli spogliatoi Souprayen e Ferrari e mette in campo Kean e Romulo. La squadra cambia, diventa più aggressiva e si lancia all'attacco. Proprio il vercellese di origini ivoriane va vicino al gol al 13', ma tira alto. Nel momento migliore dei veneti, Veretout spegne tutti i barlumi di speranza: punizione fantastica, Nicolas si allunga ma non può arrivarci: minuto 62, 0-4. Verona vicino al gol della bandiera un quarto d'ora dopo: bella iniziativa di Bessa, palla a Romulo che dal centro dell'area conclude a botta sicura: Sportiello para di piede. Nel finale, Gil Dias mette la ciliegina sulla torta: duetto con Gaspar, Heurtaux superato e conclusione che finisce sotto le gambe di Nicolas: 0-5. Il Verona non c'è. La Fiorentina, invece, sì.