Il ritorno di Walter Mazzarri a Fuorigrotta, senza troppe ambizioni di classifica, con un occhio alla stagione che verrà: si siede - inizialmente - in panchina il Gallo Belotti, rimpiazzato dalla inedita coppia Ljaji? - Niang. Edera perde il ballottaggio con Acquah e orienta la scelta del modulo sul 3-5-2 invece di un 3-4-2-1 con Ljaji? più arretrato. Bonifazi confermato in difesa con N'Koulou e Burdisso, Rincón regista, De Silvestri e Ansaldi sulle fasce. Sarri, che litiga con De Laurentiis e sente voci blues, è costretto a rinunciare allo squalificato Koulibaly: in campo a sorpresa Vlad Chiriche? che vince il ballottaggio con Tonelli, ancora scosso dal tris del Cholito la settimana passata. Fuori anche capitan Hamšík per dar spazio a Zieli?ski, mentre Dries Mertens - quattro reti ai granata la scorsa stagione nel match finito 5-3 - è regolarmente al centro del solito attacco. Nove i successi azzurri nelle ultime dieci partite col Toro, al San Paolo che regala il doveroso tributo a Pepe Reina, fischia Doveri con Longo e De Meo alle bandierine, quarto uomo Aureliano, a VAR e AVAR Gavillucci e Fiorito.

Ciao Pepe (Getty Images)

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PRIMO TEMPO - Adattati ai ritmi bassi, i padroni di casa cercano di sorprendere Sirigu da lontano - con Chiriche? e Insigne - mentre il Torino, pressato sempre alto, si ritrova a contare sulla capacità di protezione della sfera di Niang e dei duetti con Ljaji? fra praterie occupate alla perfezione dai colorati di azzurro. L'ex rossonero avrebbe l'occasione buona per colpire Reina in contropiede - errore di valutazione al passaggio fra Zieli?ski e Allan - ma invece di servire il partner cerca gloria personale sparacchiando a lato. Chi la combina grossa è Burdisso al venticinquesimo: troppo sereno nei pressi dell'area piccola difesa da Sirigu, l'argentino si lascia fregare da Mertens, che allunga la zampa e torna così a segnare. L'altro errore da matita rossa è di Baselli, scippato da Allan che allunga per Callejón, il cui destro, troppo centrale, è respinto dall'estremo difensore. Senza recupero, ci si va a rinfrescare negli spogliatoi. Sessantottesimo gol in Serie A per Dries Mertens.

SECONDO TEMPO - Dopo dieci minuti di niente, Belotti sveste la pettorina, pronto a sostituire l'invisibile Baselli, ma sull'azione che avrebbe portato al cambio, Ljaji? vede il corridoio giusto per servire il numero 8 prodotto del vivaio atalantino, che sfruttando la deviazione di Chiriche? batte Reina per il sorprendente uno a uno. Sarri toglie dal campo un incredulo Mertens per inserire Milik al sessantatreesimo, Mazzarri lo imita con Belotti per l'ottimo Niang. Al posto di un non entusiasmante Zieli?ski fa il suo ingresso sul terreno di gioco Marek Hamšík, che impiega due minuti per scrivere cento nella storia demolendo la rete del San Paolo con un destro da fuori area che lascia di stucco tutti, Sirigu compreso: 2-1 e Napoli ancora in corsa sull'assistenza di Callejón. Ma il calcio è strano, e dal solito genio sregolato di Adem Ljaji? nasce la pennellata che De Silvestri sfrutta a dovere infilandosi fra Chiriche? e Mário Rui: Reina battuto, 2-2. Non bastano cinque minuti di recupero per le ultime speranze partenopee: manca la matematica, ma lo Scudetto finisce ancora una volta a Torino. Sipario.