Il rapporto tra Stephan Lichtsteiner e la tifoseria laziale si è incrinato quasi subito dopo la sua cessione alla Juventus. Reduce da una sorta di 'guerra fredda' con Lotito, il terzino svizzero non ha mai perso occasione per sparare a zero sul suo vecchio club, una volta approdato alla Juventus nel luglio del 2011 per ben 10 milioni di euro. E pensare che tutti si interrogavano sulle sue capacità di calarsi in una realtà difficile come quella della Serie A, quando Tare andò a scovarlo dal Lille nel 2008 per poi portarlo a Roma pagandolo meno di un milione. Una plusvalenza da sogno, 'rovinata' da alcuni atteggiamenti postumi. Ha già fatto gol alla Lazio da ex, anche in finale di Supercoppa italiana. All'Olimpico, in quella che era casa sua, esultando come un forsennato. Un modus operandi che la Curva Nord non ha mai digerito: ecco perché oggi viene subissato di fischi ogni volta che torna nella Capitale. Una presunta mancanza di riconoscenza, verso quella società che gli ha permesso di diventare grande e di alzare al cielo i primi trofei in carriera, che viene sempre rimarcata. Qualche volta, però, i fischi si trasformano in ulteriore carica per fare bene: occhio a possibili bonus inattesi.
Difesa a quattro completata da Leonardo Bonucci (cresciuto nel vivaio dell'Inter, per lui prima presenza in assoluto in A proprio coi nerazzurri), Martin Caceres (5 Scudetti, 3 Supercoppe e 2 Coppe Italia vinti con la Juventus) e Francesco Acerbi (7 apparizioni con la maglia del Chievo).
Centrocampo a tre composto da Valon Behrami (un anno e mezzo con la Fiorentina, da gennaio 2011 a giugno 2012), Federico Viviani (17 presenze e 2 gol l'anno scorso in rossoblù) e Marco D'Alessandro (in B a Verona sei anni fa).
Tandem offensivo 'pesante' formato da Ciro Immobile (prodotto delle giovanili juventine) e Leonardo Pavoletti (due annate e mezzo di alto profilo a Genova che gli valsero la convocazione in Nazionale e la vetrina Napoli).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.