Ikayo Tomori, centrale del Milan, ha parlato della sua esperienza in Italia nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del centrale inglese arrivato a gennaio in prestito dal Chelsea.

Intervista a Tomori sul Milan

 

«Mi sono inserito subito perché mi sento in famiglia. Con Pioli cresco, Maldini mi ispira. Il futuro? Mi godo l’attimo, poi si vedrà»

Si parla molto del razzismo. Esiste, ovunque. Lei che impressione ha avuto a Milano?

«Non mi pare che in Italia sia un argomento sul quale focalizzarsi. Mai avuto problemi».

Intervista a Tomori sul futuro al Milan o al Chelsea

 

Nostalgia di Londra?

«I miei genitori sono in Inghilterra, logicamente mi mancano, come mi mancano i miei amici. Ma credo sia una cosa normale, e a Milano sto benissimo».

Ha mai sognato di giocare a San Siro con il pubblico?

«Certo che sì. Da bambino vedevo la Champions in tv, mio padre amava il calcio e in casa mia non mancava mai. Penso che sia una grandissima esperienza, eppure anche vuoto lo stadio fa impressione. Certo che nel derby mi sarebbe piaciuto che ci fossero i tifosi».

E per il Milan che strada vede? Lo scudetto è un sogno?

«La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale».

Vi spinge Ibra, uno che dice che siete tutti figli suoi.

«Magari non ci parla come figli, ma ci motiva e ci parla moltissimo. È un esempio per tutti, di dedizione e di carica agonistica».

Intervista a Tomori su Maldini ed il mercato

 

Maldini invece com’è?

«Averlo come capo dell’area tecnica è come per un attaccante avere a che fare con Messi direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni».

Sa che alcuni tifosi hanno lanciato un crowdfunding per tenerla a Milano?

«Non lo sapevo, ma mi rende felice. Mia madre legge tante cose sui social ed è molto orgogliosa. Tutto questo fa parte di un percorso, ma resto realista».

C’è una vecchia canzone, Should I Stay or Should I go. Lei che fa?

«Ah, non decido solo io. Mi diverto, mi godo l’attimo, sono felice di essere qui. Al futuro, sinceramente, non penso».

 

Tomori (Getty)
Tomori (Getty)