Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a TG2 della ripresa della Serie A.

Le parole del Ministro Spadafora

Ritorno in campo? «Entusiasmo e paura? La preoccupazione c’è. E’ la stessa che ci ha portato a un senso di responsabilità che altri hanno chiamato senso di indecisione. Era un atto doveroso del Governo di responsabilità. Mentre trasportavo le bare, ricevevo le pressioni del mondo del calcio per far riprendere il campionato. Oggi che tutto il mondo riparte, è bene che il calcio riparta. E’ bene che si riprenda dalla Coppa Italia. Il 17 giugno ci sarà la finale di Coppa Italia, a 50 anni di distanza da Italia-Germania. Oggi il calcio riparte in sicurezza perché ci sono le condizioni».

Serie B e C? «Stesso protocollo della A? Certo. Ieri quando abbiamo fatto l’incontro erano presenti anche i presidenti di B e Lega Pro. Hanno accettato il protocollo. Ci sono difficoltà di gestione della Lega Pro. Per ripartire bisognerà rispettare i protocolli».

Partite in chiaro? «Insistere? Questo sicuramente. Abbiamo necessità sanitarie per evitare che l’apertura corrisponda agli assembramenti, e anche di ordine pubblico. Abbiamo visto il dissenso della maggioranza delle tifoserie organizzate. Credo che un segnale debba esserci. Non vuol dire trasmettere tutte le partite in chiaro. Proverò questa mediazione coi broadcaster. Non escludo un intervento normativo. Cerco sempre prima il dialogo, poi mi assumo le mie responsabilità».