Protagonista in una Live su Instagram con 'Er Faina', Mario Balotelli ha avuto modo di parlare della stagione in corso, di Nazionale e di qualche aneddoto del passato. 

TORNARE A GIOCARE - "Non ne ho idea, penso solo a stare in forma e allenarmi. Ma allenarsi e non sapere quando si ricomincia è dura. L'importante è non mollare, allenarsi e stare bene. Amo il mio lavoro, certo che vorrei giocare ma c'è una situazione che va risolta e giocare o non giocare passa in secondo piano".

LA STAGIONE AL BRESCIA - "È la mia città, ho trovato un gruppo di ragazzi fantastici, dei tifosi fantastici, ma abbiamo fatto fatica, succede. Nessuno ha voluto così, tutti volevamo fare meglio, ma abbiamo trovato situazioni complicate durante il campionato".

LA NAZIONALE - "Vuole dire tutto per me, rappresentare il Paese, è una delle cose più emozionanti e più belle che ci possono essere in questo lavoro, chi non spera di andarci?"

LA PARTITA DA RIGIOCARE -La partita che vorrei rigiocare è Italia-Spagna, finale dell’Europeo dove abbiamo perso 4-0".

VORREI POTERI GIOCARE CON MESSI - "Chi non vuole giocare con lui? Mi hanno detto che in allenamento è incredibile, la curiosità è troppa. Certo, non mi farebbe schifo giocare con Ronaldo perché è un fenomeno pure lui, ma preferirei Messi".

IL FALLO DI TOTTI NEL 2010 - "In quel momento ho capito che non ero io il problema, lui ha fatto un brutto fallo e si è preso il rosso. Che dovevo dirgli? Non si è scusato negli anni, ma so che non ce l'aveva con me". 

LA VITA DA CALCIATORE - "E' dura, non dico economicamente, ma in generale. Nelle massime serie devi avere un carattere veramente forte, sono tanti quelli che rischiano di perdersi, di sbagliare, non è facile. Io ho avuto la fortuna di avere alle spalle due famiglie che mi amano e di questo sono riconoscente al massimo. Le pressioni sono tante, i giornali e le tv sono tanti, devi avere un tuo 'io' per superare le difficoltà. Il mondo del calcio è brutto, mia mamma mi faceva fare da piccolo basket, judo, atletica, voleva farmi affezionare a un altro sport, sperava che non facessi il calciatore ma alla fine ho scelto il calcio. Ho vinto tanto, anche se posso rimproverarmi alcune cose. Mi ritengo un bravo calciatore con tanto talento, a volte l'ho fatto vedere e altre no e per essere un gran calciatore devo fare di più".

GALLIANI - "Dal Manchester City stavo andando alla Juve, ma quando è arrivato lui e c'era la possibilità di andare al Milan...".  

MOURINHO -  "Sono sempre stato bene con lui, c'è sempre stato rispetto. Solo una volta era successa una cosa particolare, ma per il resto sono sempre stato bene con Mourinho. Dopo la Champions, è venuto sul pullman, e io ero in fondo sdraiato e sentivo tutti piangere, mentre lui salutava tutti. Mi ha fatto specie vedere quelle immagini”.

TIFOSERIA PIU’ CALDA - Il tifo più caldo l'ho visto a Marsiglia. Entri nello stadio e senti il boato dei tifosi, senza togliere nulla alle altre tifoserie".


IL NIZZA - “Perché sono andato al Nizza? Non avevo tante richieste. C'erano due squadra in Premier che mi volevano oltre al Nizza, ma io non volevo più vivere in Inghilterra. E poi Nizza è bellissima".