Christian Vieri a 360 gradi. L'ex attaccante della Nazionale ha parlato in un'intervista al "Corriere della Sera" di diverse tematiche, dal Milan al momento dell'Inter, fino alla magica stagione del Napoli. Ecco i passaggi principali.

Sul Milan

"Maldini e Massara sono stati dei fenomeni in questi anni, perché il Milan non spende niente. Non lo fa oggi, non lo faceva con la proprietà precedente. Paolo, Massara e Pioli fanno miracoli. La proprietà ora deve venire allo scoperto, basta nascondersi. Devono chiarire i loro obiettivi. Maldini e Massara pescano giocatori grazie a esperienza, scouting e rapporti personali. Maldini, in particolare, è rispettato e ascoltato da qualsiasi club al mondo, e allora riesce anche a raggiungere giocatori che altri non potrebbero nemmeno avvicinare". 

Sull'Inter

"È inaccettabile perdere 9 gare su 27 in campionato. L'Inter è uno squadrone, non può lasciare per strada questa valanga di punti. Mi aspetto molto di più e non può avere tanta discontinuità. Benfica battibile? Sfida apertissima. Il Benfica è forte, è il Napoli del Portogallo. Lì l’architetto è, non a caso, Rui Costa, uno che fuma sigarette e calcio da una vita. Lukaku? Fino a oggi è stato assente, tutti si aspettavano un altro Lukaku". 

Su Conte

"Antonio va allo scontro con tutti, è il suo carattere. Se prendi lui, non devi aspettarti uno che sta zitto e gli va tutto bene. E sempre sul filo, è il suo modo di essere, può piacere o non piacere. Sai chi prendi. Ogni due anni litiga con tutti? Sì. Se ne va sempre con problemi? Sì. Sai che è uno esigente, serio. Ed è pesante averlo in società, non ti fa dormire tranquillo. Sono scelte. Ci sono tecnici come Conte e Mourinho che martellano a tutte le ore, mettono pressione e pretendono il massimo, sempre. E ci sono poi quelli a cui va bene ogni cosa, stanno lì. Ognuno allena e vede il calcio a modo suo, e non vuol dire che abbia ragione questo o quel tecnico". 

Sui singoli del Napoli

"Kim? Non sapevo nemmeno chi fosse, e qui ripenso a Giuntoli. Mi ha colpito molto la personalità del coreano. È sempre ordinato, disciplinato. Ti viene addosso e ti legna, tanta roba. Kvara sembra George Best. Osimhen? Devastante. L’Italia lo ha completato sotto tutti i punti di vista, e oggi è fra i tre attaccanti più forti del mondo. Lobotka mi ricorda Xavi, uno che sbagliava un passaggio ogni 10-12 mesi".