James Pallotta prende posizione e non le manda certo a dire. Il presidente della Roma è infuriato per quanto successo a Liverpool, ma non certo per la prestazione in campo: il riferimento è agli scontri che hanno portato al ferimento di Sean Cox, attualmente in coma.

In zona mista, secondo quanto riportato da vocegiallorossa.it, il massimo dirigente romanista non si è risparmiato: “Non voglio parlare, le partite non sono questione di vita o di morte. La questione di vita o di morte è quella relativa al tifoso del Liverpool. Non voglio parlare della partita: sono triste, perché l’immagine della Roma è calpestata da pochi individui”.

Il presidente ha proseguito: “Ho visto le immagini video, vedere Sean Cox giacere a terra è terribile. I miei pensieri sono con la sua famiglia”. Sui tifosi: “Sono straordinari, la rimonta con il Barcellona è al 99,9% merito loro. Purtroppo una piccola frangia rovina tutto. È tempo che le cose cambino in Italia e a Roma”.

Pallotta ha ricordato un episodio: “Nel ’93 ero a Firenze, visitai un museo famoso. Il giorno dopo sono andato a Parigi, una volta arrivato mi chiesero cosa fosse successo: mi si parlava di bombe. Il 20% del museo era stato fatto saltare. In quel caso gli italiani scesero in strada, manifestando contro la criminalità organizzata: ecco, si dovrebbe tornare a fare questo”.