AGGIORNAMENTO 20.10 - Arriva la risposta del Chievo dopo il deferimento odierno.

In riferimento alla decisione odierna della Procura Federale della FIGC di deferire il ChievoVerona al Tribunale Federale Nazionale, la Società comunica di sentirsi estranea alle contestazioni ricevute, avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali.

La Società ribadisce la sua massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva.

Brutte notizie per Chievo Verona e Cesena, società quest'ultima che già attraversa un periodo complicato sul fronte societario con il rischio fallimento sempre più concreto. Nell'ambito dell'inchiesta sulle plusvalenze fittizie, infatti, le due società sono state deferite dalla Procura Federale a titolo di responsabilità diretta e oggettiva. Di seguito il comunicato apparso sul sito della Figc.

Il Procuratore Federale e il Procuratore Federale Aggiunto hanno deferito al Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare Luca Campedelli e Giorgio Lugaresi, rispettivamente presidenti del Consiglio di Amministrazione di Chievo Verona e Cesena, per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.

In merito alla vicenda, il Procuratore ha deferito altri 18 dirigenti di Chievo Verona e Cesena e le due società a titolo di responsabilità diretta e oggettiva.