Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere Dello Sport. Queste le sue parole.

Sassuolo: le parole di Carnevali

"Sono a casa col Covid, sto bene ma è la seconda volta che lo prendo in pochi mesi. La prima tra dicembre e gennaio mentre stavamo vendendo Boga all'Atalanta, ora è tornato nei giorni in cui abbiamo dato Scamacca al West Ham per 36 più 6 di bonus e il 10% sulla futura rivendita. Quanto abbiamo incassato in dieci anni? Il tempo scorre in fretta e non ci pensi più, da Vrsaljko a Gianluca, mamma mia quanti ragazzi sono passati qui prima di spiccare il volo".

Sul Sassuolo

"Nel 1996 decisi di fondare la Master Group Sport, una società nella quale mi occupavo di comunicazione e grazie alla quale ho ricevuto la chiamata della signora Adriana Squinzi, che mi propose il Sassuolo. Presi tempo, non sapevo neanche dove fosse. Poi accettai, era tutto da rifare: dallo stadio al centro sportivo. La linea dei giovani italiani era ed è centrale, il sogno di Squindi era portare i suoi giocatori in Nazionale. Purtroppo è mancato nel 2019 e non ce l'ha fatta".

Sui flop

"Vrsaljko ha fatto bene ma non quanto mi aspettassi. Sensi, qualità e sensibilità; purtroppo è stato frenato dagli infortuni, spero che al Monza possa ritrovare la condizione".

Sul mercato

"Il mercato si chiude dopo quattro giornate dall'inizio del campionato, ma secondo me dovrebbe finire alla vigilia dell'inizio del campionato. Raspadori? E' il nostro giovane-vecchio, un ragazzo maturo e tra i migliori del nostro settore giovanile".

Sui prossimi gioielli

"Moro Ciervo sono ragazzi che abbiamo mandato a giocare perché hanno qualità e potenziale. Per la prima squadra abbiamo preso Alvarez dal Penarol e Thorstvedt dal Genk".