All'interno del docu-film realizzato dalla Lega Serie A per celebrare la vittoria dello scudetto da parte dell'Inter e intitolato "Intergalactic", Marcus Thuram si è soffermato sulla sua stagione e sul rapporto con due compagni in particolare, Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu. L'attaccante francese ha parlato anche dei due derby disputati in campionato; di seguito le parole di Thuram.

Le parole di Thuram

Le parole di Thuram: "Quando ho firmato sapevo che puntavamo a vincere il campionato. Tornare in Italia è stato un po' come tornare a casa: ho fatto dieci anni qua, le scuole qui, avevo amici a Torino e Parma. Tornare a Milano è stato come riavviare qualcosa che si era interrotto. La prima esultanza? Contro la Fiorentina, con le mani dietro le orecchie per il rumore di San Siro".

Thuram: "Lautaro trascinatore, Calhanoglu cuore della squadra. Scudetto? Un sogno" (Getty Images)
Thuram: "Lautaro trascinatore, Calhanoglu cuore della squadra. Scudetto? Un sogno" (Getty Images)

Sul rapporto con Lautaro

Sul rapporto con Lautaro: "Ci completiamo bene perché è un giocatore molto intelligente. Quello che reputo molto stimolante è la sua tecnica e la sua capacità di muoversi in campo. Nel campo è uno dei migliori attaccanti del mondo, un leader incredibile per l'Inter e il nostro capitano. Fa la differenza nelle grandi partite e fuori dal campo è eccezionale, un amico caro e una persona con cui amo passare il mio tempo. Fa di tutto per i compagni, è uno dei giocatori più importanti nella sua Nazionale e all'Inter: quando un giocatore così si sacrifica per la squadra, fa la differenza".

Sul derby

Sul derby: "Il derby d'andata e il derby di ritorno non li ho vissuti alla stessa maniera. Il derby d'andata era una delle mie prime partite con l'Inter, la gente non mi conosceva. Nel ritorno ho sentito il peso della partita tutta la settimana, nonché quello del traguardo che potevamo raggiungere vincendo questa gara, la seconda stella. Lo scudetto è stato prima un obiettivo e poi un sogno. Quando arrivi qui sai che devi vincere dei trofei. Vincerne due al primo anno è stato un orgoglio".

Su Calhanoglu

Su Calhanoglu: "Un amico carissimo: ride sempre come me. Ride sempre, ama ballare e fa il dj. Una persona incredibile. Quando sono arrivato mi ha detto che non faceva il play prima e questo era il suo primo anno in quel ruolo. Non ci credevo per il modo in cui gioca, per come gestisce la palla. Lui è il nostro cuore, il nostro leader con Lautaro: quando sta bene stiamo tutti bene".