Dopo Buffon, Chiellini e Rugani, anche il direttore Fabio Paratici è stato ospite del nuovo format della Juventus che in questi giorni di isolamento prova a rendere l'emergenza più piacevole per i tifosi bianconeri e non solo. Tra appelli e aneddoti circa la propria vita professionale, 'A Casa Con la Juve' ha visto come ospite anche il nuotatore Gregorio Paltrinieri. 

L'APPELLO - "State tutti a casa, io vengo da una terra particolarmente colpita come quella di Piacenza. Tutte le cose che abbiamo sentito in questi giorni sono servite a sensibilizzarci ma non basta, continuiamo tutti a stare a casa".

UN ANEDDOTO SUI VIAGGI - "Diciamo che ho avuto la fortuna di viaggiare tanto, ho fatto sei anni alla Sampdoria in cui ero sempre via. Mi ricordo che un anno seguì un sudamericano in Ecuador e per incontrare la famiglia di un calciatore loro mi diedero appuntamento a una stazione dei bus di Quito in una delle zone più malfamate. Io per fare bella figura mi misi giacca e cravatta, con la mia valigetta e mi feci portare dal tassista che vedendomi scendere così in quel posto mi chiese se fossi sicuro. Attraversai la stazione a testa bassa sperando che nessuno mi mettesse le mani sul collo e arrivai in questo bar. Il secondo in Canada a vedere la partita del Cile U17, noi seguivamo già Vidal, fu la famosa partita in cui arrestarono i giocatori nel sottopassaggio"