Sei mesi di contratto, un'opzione di rinnovo in caso di raggiungimento della zona Champions, e tifoseria - anche fantacalcistica - inevitabilmente in delirio. Si sta per concretizzare il clamoroso ritorno, dopo 6 anni e mezzo, di Zlatan Ibrahimovic al Milan: il passaggio al 4-4-2 da parte di Gattuso, d'altra parte, rende necessaria l'implementazione di una terza punta, insieme a Cutrone e Higuain. I tre sarebbero d'altra parte vicendevolmente complementari, ed a quel punto la scelta su chi giocherebbe dal 1' sarebbe evidentemente legata alla condizione atletica e mentale. Certo, il fascino della coppia composta da Ibra e il Pipita potrebbe stuzzicare e non poco la fantasia non solo dei fantallenatori ma anche di Gattuso: necessario sarebbe quindi, per i primi, provare ad accoppiare almeno un attaccante del Milan già in rosa, con il nuovo arrivo. Che però col passare dei giorni diventa sempre più probabile.

E già tra i tifosi si inizia a ipotizzare quale potrebbe essere il numero di maglia del 37enne svedese, che in carriera ha storicamente vestito la 9, la 10 e (sporadicamente) la 8 (nel dettaglio, durante la sua avventura all'Inter). Tutte maglie, però, abbondantemente "blindate" sulle spalle di Suso, Higuain e Calhanoglu. Nel suo primo anno a Parigi, però, scelse la 18, mentre le altre erano occupate. Una maglia che oggi veste Montolivo, reintegrato in rosa per necessità ma ancora in predicato di lasciare, forse addirittura a gennaio, visto il contratto in scadenza.

L'alternativa potrebbe essere la 49, che vestì nelle amichevoli al termine del suo ciclo alla Juventus, quando, nell'estate 2006, si trasferì appunto in nerazzurro. Questa, ovviamente, sarebbe libera, seppur assai meno affascinante della 18 stessa. 

Altra curiosità: se il contratto andasse a buon fine, Ibra sarebbe ovviamente pronto già per i primi giorni di gennaio. E, quindi, addirittura essere disponibile per la prima gara che il Diavolo giocherà nel 2019: ovvero, la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. Si giocherà difatti il 16 gennaio, in una sorta di remake della finale già giocata, e vinta, dal Milan ai rigori. 

E prima di allora, l'ultima Supercoppa rossonera era stata griffata, appunto, da un certo Ibrahimovic: estate 2011, contro l'odiata Inter il Milan allora allenato da Allegri vinse la stracittadina e la Supercoppa grazia ai gol, appunto, di Zlatan e Kevin-Prince Boateng (che ribaltarono il vantaggio interista firmato da Sneijder).

Ce la farà Ibra a essere ancora decisivo, e vincere la sua 4a Supercoppa in carriera?