Era poco più che un ragazzino Romelu Lukaku quando vestiva la maglia del Chelsea, ma quell'esperienza a Londra è stata sicuramente molto formativa per l'attaccante dell'Inter: la staffetta Villas Boas-Di Matteo ha rappresentato un bel banco di prova per il belga che è tornato su quell'annata conclusasi con la vittoria in Champions League del club inglese.

Lukaku: "Non l'ho mai perdonato"

Queste le sue parole ai microfoni di Het Laatste Nieuws: "Di Matteo mi ha detto che sarei rimasto con il gruppo fino a dopo la finale, ma non ho toccato il trofeo con un dito. Perché non ho vinto questo trofeo. Ragiono così da quando avevo undici anni: se non ho contribuito, non è il mio trofeo. Con Villas-Boas in allenamento mi è capitato di avere la casacca di chi gioca con entrambe le squadre. Una volta facevo il terzino a sinistra, poi a destra. Così non cresci. Ho detto al club cosa pensavo. So che era sotto pressione ma non doveva trattarmi in quel modo. Con Di Matteo è stato completamente diverso, mi ha coinvolto immediatamente. Sarebbe dovuto arrivare molto prima. Non ho mai perdonato Villas-Boas".