Martin Caceres, difensore della Fiorentina, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport:

Le parole di Caceres

«Non è facile, soprattutto per chi, come me, ha la famiglia lontana. Mi alleno, guardo film, serie televisive, leggo, navigo in internet e ho fatto delle videochiamate, il miglior alleato. In realtà, penso pure tanto a tutte quelle persone che “combattono” in prima linea, ai medici, agli infermieri e ai volontari. A tutte le vittime e alle famiglie che non hanno potuto assisterli: per questo credo che il sacrificio di stare a casa che ci è richiesto, sia nulla a confronto».

Taglio stipendi?

«Queste sono decisioni collettive e sono certo che le varie componenti troveranno un accordo per il bene di tutti».

Commisso?

«Ci è stato vicinissimo, lui è un po’ come un padre per noi. Ci chiama per sapere come stiamo, per sincerarsi anche del nostro umore, non tanto per toccare l’aspetto tecnico. E’ un…grande. E poi, con l’iniziativa “Forza e Cuore” è riuscito a creare qualcosa di importantissimo (sono stati raccolti oltre 859 mila euro, ndc): questo dimostra il suo legame fortissimo con Firenze con l’Italia».

Fiorentina?

«Fin dal mio arrivo ho respirato una grossa voglia di fare bene e di crescere. Le ambizioni della proprietà possono essere toccate con mano. E’ iniziato l’iter per la costruzione del nuovo centro sportivo, si sta battendo in tema di nuovo stadio, e poi basta guardare l’ultima campagna acquisti lo scorso gennaio. Il futuro della Fiorentina, insomma, potrà essere roseo».

Rinnovo?

«L’ho detto subito che la mia ambizione era di restare a Firenze. Qui sto bene, vivo bene: la Fiorentina è una squadra giovane, ma può crescere molto. Mi piacerebbe tanto proseguire».