“Ho cercato di fare il meglio per aiutare la squadra a trovare la vittoria. Ruolo? Non è mai un problema per me, cercherò di mettere il mister in difficoltà, per me va bene giocare in tutte le posizioni. Passa tutto da come affronti l’infortunio, è proprio quello che è successo a me. Dopo l’infortunio non è stato facile, il secondo è stato una botta che mi ha insegnato tanto". Parlava così, subito dopo il ritorno in campo, dal 1', Alessandro Florenzi, tra i protagonisti della vittoria giallorossa di sabato contro il Verona. Un 7 in pagella condito da un +1 (assist) che gli vale il ritorno tra i top del ruolo anche a livello fantacalcistico: da terzino l'ex Crotone può riscoprirsi risorsa utile per i fantallenatori, che lo vedono quotato centrocampista più che altro per la sua duttilità, che a breve potrebbe essere una risorsa anche per Di Francesco. Che ne ha elogiato le doti a fine gara: "Ciò che spicca di lui è la grande personalità, la capacità di avere un atteggiamento differente. Dal basso gioca semplice, ma davanti rischia. Fa la differenza". Come Karsdorp e Peres, verrebbe da chiedere al tecnico dei capitolini? Già, perché adesso nonostante il triplice impegno la Roma potrebbe eleggere un nuovo titolare, sulla corsia destra, dove sinora il brasiliano (insieme a Juan Jesus, adattato) ha tirato la carretta. In attesa del ritorno anche dell'olandese, che anche ieri a Trigoria ha lavorato a parte e che ne avrà ancora per qualche giorno. Poi il ballottaggio diventerà triello, sempre a meno che Florenzi non venga riportato nel suo 'antico' ruolo di esterno destro d'attacco, dove andrebbe a giocarsela con Schick, e Defrel che andrebbe a fare il vice Dzeko. Pronti ad un dubbio reiterato che potremmo portarci dietro per tutta la stagione?