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Mino Raiola, agente tra gli altri di Ibrahimovic e Paul Pogba, ha rilasciato altre dichiarazioni nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport nella serata di ieri. Queste le parole del super-agente in merito al futuro dei due suoi assistiti.

Intervista a Mino Raiola sul ritiro di Zlatan Ibrahimovic

Queste le parole di Mino Raiola nell'intervista di oggi in edicola.

Come è Zlatan Ibrahimovic?

«Sapete che Zlatan non è così duro come vuole fare credere? Sì, dico davvero. Lui fa così, gioca a recitare la parte del gangster o della divinità, ma alla fine è un cuore tenero. E’ una persona di enorme generosità, con i compagni e con chiunque abbia a che fare con lui. Tranne che con me, ovviamente». Ha i tempi comici perfetti, Raiola e si diverte un mondo anche lui a recitare la parte che si è scelto. «Il virus ha cambiato completamente la mia vita. L’ha stravolta. Prima ero sempre in viaggio, adesso sempre in ufficio. mai stato così tanto alla scrivania: l’avevo presa anni fa ed era ancora nuova, adesso la sto consumando. Una sola cosa non è cambiata: mia moglie prima si lamentava perché ero sempre in giro, adesso si lamenta perché sono sempre in casa».

Quando si ritira Ibrahimovic?

 «Non so se Ibra può arrivare a cinquanta, ma continuerà a lungo. Ho visto dei giocatori stanchi che non hanno più stimoli, che fanno fatica a portare entusiasmo. E quasi mi dispiace vederli continuare. Ibrahimovic no: continua ad avere una voglia incredibile, uno che recupera così da un infortunio non si può fermare, per me me può giocare facilmente ancora cinque anni. Uno che da un infortunio recupera così non si può fermare. Mi pento solo del fatto che sia andato in America, è davvero stato tempo sprecato. Gioca ancora un po’, poi lo faremo presidente dell’Uefa o di qualche squadra per cambiare un po’ il mondo». 

Mino Raiola e la sua intervista sul futuro di Pogba

Pogba?

«No, dai non mi fate parlare di Pogba e del suo futuro. Quando si parla di lui in Inghilterra sono sensibili, forse troppo. Non so se si muove subito, perché nel mercato di gennaio difficilmente si muovono i grandi giocatori, poi in estate vedremo cosa succede».

Ibrahimovic (Getty)
Ibrahimovic (Getty)