Dejan Stankovic si gode appieno la sua prima avventura da allenatore nella sua Stella Rossa, ma non dimentica il calcio italiano, e soprattutto l'Inter, che segue sempre da vicino.

Inter, le parole di Stankovic

In una lunga intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, Dejan Stankovic ha parlato della passione viscerale per i colori nerazzurri. Ha anche approfittato dell'occasione per "fare le carte" al campionato, dicendo la sua sulla lotta Scudetto, che sarà particolarmente appassionante secondo l'ex nerazzurro. Ecco alcune delle sue parole, a cominciare da un giudizio su Nicolò Barella.

"Oggi sarebbe un sogno per chiunque avere in rosa Barella, uno che ti copre qualsiasi parte del campo. È un centrocampista che lavora senza sosta sia a livello difensivo sia offensivo, ha una tecnica perfetta, è coraggioso tatticamente. Al momento dico che è meglio di me. E' uno che lascia tutto in campo, che riesce a dare il 100% persino quando è solo al 70 fisicamente. Non mi sorprende che i suoi compagni lo vedano e lo riconoscano come un leader. Da tifoso nerazzurro sono orgoglioso e mi auguro ovviamente che possa rimanere all'Inter a lungo".

Su Simone Inzaghi

"Sono veramente contento per lui. Aveva fatto bene alla guida della Primavera della Lazio, poi è arrivata a sorpresa l'occasione in prima squadra e Simone si è mostrato fin da subito quello che è, un top coach. Anche all'Inter è partito alla grande. Potete starne certi: la mia Inter lotterà per lo Scudetto".

Sullo Scudetto

"L'Inter se lo gioca col Milan, con la Juve e col Napoli, che è partito fortissimo. Mister Spalletti, si sa, fa giocare sempre un grande calcio alle sue squadre. Non dimentichiamoci neanche della Lazio del mio connazionale Milinkovic-Savic. Occhio poi alla Roma: vedo già il carattere di Mourinho, ma per il suo tipo di calcio serve ancora qualcosa a livello di acquisti. I Friedkin devono completargli la rosa".

Su Mourinho

"José sarà sempre un amico e una persona speciale per me, siamo ancora in contatto attraverso il gruppo WhatsApp del Triplete. Grazie a Mou ho scoperto io stesso un altro Stankovic, con qualcosa in più da dare a livello umano e poi anche calcistico. Da Mou ho imparato a non mollare mai. È un tecnico capace di accendere il bottone dentro i suoi calciatori. Un paio di volte Mourinho mi ha attaccato al muro, ma è stato un rimprovero positivo, perché anziché piangermi addosso io ho reagito sul campo".

Su Ibrahimovic

"E' completamente diverso da quello che fa vedere. Il vero Zlatan Ibrahimovic è umile e timido. Quando siamo tra amici, è introverso e riservato. Forse adesso ho svelato il suo segreto, ma è un vero pezzo di pane. Ha un cuore enorme, credetemi. È un valore aggiunto per il Milan, anche a livello umano e non solo calcistico, perché a 40 anni sa cosa può e non può fare in campo". 

Sul futuro

"E' sempre incerto; oggi sei qua, domani là, dopodomani non si sa. Io ora penso al presente e a dare il meglio. Alla Stella Rossa direi sì altre 100, anzi 200 volte, ma sappiamo tutti che il destino di un allenatore dipende quasi esclusivamente dai risultati. Io mi sto preparando per arrivare dove mi porterà il mio cammino. Non so se sarò abbastanza bravo per allenare al top, questo lo dirà solo il campo".

Inter, Dejan Stankovic sulla panchina della Stella Rossa (Getty)
Inter, Dejan Stankovic sulla panchina della Stella Rossa (Getty)