La metamorfosi è cominciata, e sarà anche morfologica. Lì nel mezzo ci sarà la prima trasformazione, forse la più evidente, anche al colpo d’occhio. Perché il rombo di centrocampo che ha in mente Marco Giampaolo sarà più alto e più solido rispetto alla mediana vista all’inizio dello scorso campionato. Non è un aspetto secondario, non si può affatto archiviare alla voce dei dettagli: nel calcio moderno, con le sue sfumature fisiche spesso accentuate, avere il motore di una squadra che sia più presente anche scenicamente dentro una partita può, senza dubbio, offrire un vantaggio. E poi a nessun allenatore potrà mai dispiacere avere una manciata di centimetri in più e qualche chilo aggiunto.

Torino, il nuovo centrocampo

Per l’esattezza, i centimetri in più non sono poi così pochi. L’altezza media del centrocampista titolare del Torino di quest’anno cresce di 4 centimetri rispetto alla media altezza del reparto del precedente campionato. La lettura dei numeri è il primo indicatore di un cambiamento: si passa dai 178,8 centimetri in media dell’ultima stagione ai 182,25 di quella attuale. Occorre a questo punto aprire una parentesi sulla metodologia del calcolo: sono stati presi in considerazioni i cinque centrocampisti che sulla carta erano considerati titolari nel Toro versione 2019-20 ai blocchi di partenza della Serie A. Quindi, da destra: De Silvestri, Baselli (poi infortunatosi), Rincon, Berenguer e Ansaldi. Nel discorso, come si vede, entra a pieno titolo Alejandro Berenguer, perché da mezzala o da trequartista mobile è stato uno degli uomini di riferimento. Per il Toro di oggi, alla stessa maniera, sono stati analizzati i valori dei 4 centrocampisti che sulla carta rappresentano la base di partenza del rombo di Giampaolo: Meité mezzala destra, Rincon da play, Linetty mezzala sinistra e il nuovo acquisto Gojak da fantasista. Escluso dal conteggio Segre, appena rientrato dal prestito al Chievo, altro volto nuovo che con i suoi 185 centimetri aggiunge fisicità. Con prestazioni in crescita durante gli allenamenti: può essere considerato oggi il «quinto» uomo del centrocampo. Può sembrare un ragionamento cristallizzato sulla forma, in realtà contiene tanta sostanza.

Torino, tanta qualità nel rombo a centrocampo

Sostanza perché, ad esempio, uno degli appunti che veniva mosso più frequentemente al Toro precedente è stato di essere un po’ leggerino. Le scelte del mercato della società si sono mosse anche in questa direzione, per aumentare questi parametri abbinando alla tecnica dei nuovi (come Linetty e Gojak) anche una consistenza muscolare in più. Al rombo di Giampaolo oggi si aggiungono anche 2 chili in più in media per ciascun centrocampista. Dai 75 kg in media dello scorso anno, sulla bilancia si è arrivati a 77. Non sono certo dati che fotografano una squadra di giganti o panzer, ma è una crescita significativa in un reparto che avrà dalla sua la vocazione del palleggio alla quale abbinerà anche più forza. Servirà in inverno sui campi pesanti, sui calci da fermo e nei duelli corpo a corpo che il campionato riserverà. Il Toro sta cambiando anche morfologicamente. La rivoluzione è a tutto tondo.

(Getty Images)
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